Il Movimento 5 stelle ha preparato la proposta di legge per istituire la commissione di inchiesta sui finanziamenti a tutti i partiti. E, secondo quanto previsto dal contratto, il testo sarà sottoposto dal capogruppo M5s alla Camera alla firma del capogruppo della Lega. Un gesto che arriva nel bel mezzo delle tensioni per il caso dei presunti finanziamenti di Mosca ai leghisti e dopo che il Pd aveva provocato proprio i grillini su questo fronte. E, se in un primo momento Matteo Salvini era stato freddo sul tema, oggi i segnali che sono arrivati dal Carroccio sono di apertura: “Domani 16 luglio valuterò il testo”, ha commentato il deputato che guida i leghisti a Montecitorio Riccardo Molinari. “Mi ha appena chiamato il capogruppo dei 5 Stelle, Francesco D’Uva e abbiamo preso un appuntamento per domani. Valuteremo il testo e vedrò se firmalo”. Il grillino Francesco D’Uva ha confermato l’incontro: “Questa commissione è un importante passo verso una doverosa trasparenza che la politica deve avere nei confronti dei cittadini”.

L’annuncio è arrivato in serata, dopo un giorno di tensioni tra il vicepremier leghista e lo stesso presidente del Consiglio che, interpellato dai giornalisti, non ha escluso la necessità che riferisca in Aula sulla questione. “Noi siamo per la strada della trasparenza”, ha detto Giuseppe Conte. Salvini ha ribadito che invece “non intende parlare di soldi che non ha mai chiesto né visto”. I primi a chiedere una commissione d’inchiesta sul caso erano stati i parlamentari Pd, chiedendo proprio ai 5 stelle come avrebbero votato su quella proposta. I grillini hanno quindi rilanciato chiedendo che l’indagine fosse estesa a tutti i partiti e non fosse solo limitata al Carroccio. L’iniziativa grillina aveva raccolto l’appoggio anche di Fratelli d’Italia, mentre il Carroccio aveva preso tempo.

Sempre domani 16 luglio, il segretario Pd Nicola Zingaretti e il capogruppo dem in Senato Andrea Marcucci incontreranno la presidente del Senato Elisabetta Casellati proprio per parlare del caso dei presunti fondi russi alla Lega e perché venga a riferire in Aula lo stesso Giuseppe Conte. Non solo sulla vicenda dei presunti fondi russi alla Lega. Ma pure per chiedere chiarimenti sulla collocazione dell’Italia nel panorama internazionale. “Oltre che con l’Europa vogliamo rompere con la Nato?”, è la domanda del Pd al presidente Conte. Una richiesta del genere, ovviamente, deve passare da un voto in capigruppo e senza l’ok dei 5 Stelle non ha possibilità di essere approvata.

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