Di fatto Marco Giampaolo aveva già cominciato a lavorare da tecnico del Milan, molto prima che il club rossonero annunciasse il suo arrivo sulla panchina rossonera al posto di Rino Gattuso. L’ex allenatore della Sampdoria è stato ufficializzato con una nota della società mercoledì pomeriggio: firmato un contratto “fino al 30 giugno 2021, con un’opzione per il rinnovo“ fino al 2022. Da Giampaolo partirà la rivoluzione che hanno in testa l’amministratore delegato Ivan Gazidis e il nuovo direttore tecnico Paolo Maldini.

La prima innovazione che l’allenatore porterà sarà nel modulo: il “suo” 4-3-1-2 dovrebbe sostituire il 4-3-3 di Gattuso. Poi gli uomini: dopo l’acquisto dall’Empoli del bosniaco Rade Krunić, già si parla in casa rossonera di un possibile arrivo di Patrik Schick, lanciato in Serie A proprio da Giampaolo, per affiancare Piątek nel nuovo attacco rossonero. Secondo La Gazzetta dello Sport, la Roma però chiede tra i 30 e i 35 milioni: cifra troppo alta per i rossoneri che forse proveranno a offrire in cambio Cutrone, ora impegnato negli europei con la Nazionale Under 21.

Non è ancora chiaro quale sarà l’obiettivo che Giampaolo dovrà raggiungere: probabile che sia riuscire a centrare la qualificazione alla Champions League, competizione che al Milan manca dalla stagione 2013/2014 quando a giocare per la curva sud di San Siro c’erano El Shaarawy e Balotelli. Dopo due decime posizioni e un nono posto con la Sampdoria, il tecnico nato a Bellinzona il 2 agosto 1967 dovrà cercare di raggiungere il quarto. Dalla sua ha una gavetta fatta di oltre 270 panchine in Serie A tra Ascoli, Cagliari, Siena, Catania, Cesena ed Empoli, prima del triennio doriano. Anche lui, come il club, è atteso al salto di qualità.

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