Solo quarta l’Italia: la finalina la vince l’Ecuador che va così sul podio del mondiale Under 20 da terza classificata. Azzurrini rivoluzionati: non c’è Pinamonti, che a causa dell’infortunio rimediato non parteciperà neppure all’Europeo under 21 e Nicolato manda in campo quelli che hanno giocato di meno: Plizzari va in panchina lasciando il posto a Carnesecchi, altro prodotto del vivaio atalantino, dentro poi Candela, Bettella, Ranieri e il talentino di casa Fiorentina Gori. Ma è evidente la delusione tra gli azzurrini che avrebbero voluto giocare la finale vera e infatti a prescindere dai numerosi cambi il pallino del gioco finisce spesso in mano all’Ecuador: da un lato il grande rimpianto dei giovani azzurri, dall’altro la consapevolezza di avere raggiunto un ottimo risultato.

I sudamericani già nel girone avevano messo in difficoltà l’Italia con un gioco molto europeo: pressing alto e tanto palleggio. Allora, complice il gol di Pinamonti dopo quindici minuti, il rigore sbagliato da Campana e l’espulsione di Porozo gli ecuadoriani si erano arresi alla solidità dell’Italia. Stavolta però dopo un primo tempo equilibrato la ripresa è un monologo dei sudamericani, che dominano tirando 13 volte verso la porta ma non riuscendo a segnare. Pochissimi lampi per l’Italia di Nicolato: uno di Colpani che si libera bene ma tira fuori, un tentativo di Del Prato, ma nulla che impensierisca seriamente l’Ecuador. La gara si trascina ai tempi supplementari: ancora una volta però gli ecuadoriani tradiscono un po’ di inesperienza con Quintero che aggancia Olivieri in area e lo manda sul dischetto. Ma non è serata per gli azzurri, e infatti l’attaccante juventino se la fa parare da Ramirez Preciado. E alla fine del primo tempo supplementare l’Ecuador passa in vantaggio: punizione lunga prolungata sul secondo palo e piatto di Mina, con Carnesecchi che non riesce a intervenire sul primo palo.

Non arriva, come prevedibile, la reazione azzurra: e l’Ecuador guadagna una medaglia di bronzo che rappresenta il punto più alto della sua storia nel mondiale di categoria. Una nazionale, quella dell’Ecuador giovanile, alla ribalta negli ultimi anni essendosi laureata campione del sudamericano di categoria quest’anno e vicecampione nel 2017. Scende di un gradino invece l’Italia, terza nel 2017: resta il rimpianto per non aver sfruttato un’occasione ghiotta, con le favorite tutte fuori già ai quarti, ma anche la consapevolezza di un livello giovanile tornato ad essere competitivo.

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