Fu solo la mafia ad organizzare le stragi mafiose del 1992 che uccisero i giudici Falcone e Borsellino? Secondo Nino Di Matteo (intervistato da Andrea Purgatori su La7, nella trasmissione Atlantide), Sostituto Procuratore della Dna, l’uomo più scortato d’Italia, impegnato da 27 anni con le indagini sulle stragi di mafia, sui rapporti tra cosa nostra e parti delle istituzioni, e PM nel processo sulla trattativa Stato – mafia, c’è un latitante come Messina Denaro che sa molte cose ed è in grado di ricattare lo Stato. Per questo, secondo Di Matteo, il boss andrebbe preso il prima possibile: la sua latitanza, così come quella di Provenzano e altri capi mafiosi, è protetta da qualcuno

Articolo Precedente

“La mafia non è più quella di una volta”, il nuovo grottesco sguardo di Franco Maresco sulla Sicilia di oggi

next
Articolo Successivo

Estorsione con metodo mafioso, clan Sinisi – Francavilla: otto arresti a Foggia

next