“Sono qui per testimoniare la grande amicizia dell’Italia nei confronti della Francia e qui a Notre Dame perché è un vero archivio di memoria”. Sergio Mattarella sceglie di sottolineare la vicinanza tra Roma e Parigi durante la sua visita alla cattedrale colpita da un grave incendio il 15 aprile. “Tutti i principali avvenimenti di Francia dal 1200 in poi sono passati da qui e in questa cattedrale si specchia tanta parte della storia e della civiltà d’Europa. Questo spiega  perché in Italia le ore dell’incendio sono state seguite con angoscia e con affetto, perché Francia e Italia e condividono una grande sensibilità per il patrimonio culturale”, ha detto il presidente della Repubblica, spiegando di aver vissuto durante l’incendio “ore di grave preoccupazione e coinvolgimento affettivo”.

Durante la sua visita il capo dello Stato è stato accompagnato dal ministro della cultura francese, Franck Riester. Mattarella si fermato all’ingresso della cattedrale per osservare i danni dell’incendio, mentre il capo cantiere spiegava l’intervento “coraggioso” del vigili del fuoco la notte del disastro: “Sapere che la cattedrale è stata salvata dai vigili del fuoco – ha detto il presdidente – provoca grande riconoscenza nei loro confronti. I vigili del fuoco meritano la riconoscenza del’Europa, perché hanno avuto grande capacità professionale e grande coraggio”. Il capo dello Stato italiano si recherà ad Amboise, dove con il Presidente francese, Emmanuel Macron, celebrerà il 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci.

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