“Ministro, mi guardi, il taglio delle emissioni non c’è stato e nessuna tecnologia è stata installata. Fate pubblicità ingannevole”. Tre giorni fa Luigi Di Maio, insieme a quattro ministri del M5s (Barbara Lezzi, Sergio Costa, Giulia Grillo e Alberto Bonisoli), ha convocato a Taranto il tavolo permanente per il Contratto istituzionale di Sviluppo. Il tavolo, in pratica, sull’ex Ilva e il futuro della città a cui siedono attivisti e associazioni. Tra gli altri, ha preso la parola il professore Alessandro Marescotti di Peacelink, nonché blogger de ilFattoQuotidiano.it, che ha contestato in diretta streaming le dichiarazioni risalenti all’8 settembre scorso del capo politico del Movimento 5 stelle, secondo cui sugli impianti erano già state predisposte le tecnologie in grado, in cinque mesi, di ridurre le emissioni nocive del 20%. “Ho controllato i dati delle centraline Arpa e Ispra: l’inquinamento è aumentato“.
Il video dell’intervento di Marescotti è rimbalzato sui social, dove chi lo ha rilanciato ha sottolineato la “falsa propaganda” del vicepresidente del Consiglio. Il Movimento 5 stelle, tuttavia, ha voluto sottolineare come il ministro del Lavoro e allo Sviluppo economico abbia replicato alle persone presenti in prefettura nella città pugliese: “Non accettiamo che non venga dato atto di ciò che è successo veramente – si legge in una nota -. Alla fine delle parole dei cittadini Luigi ha riposto a tutti, su tutto. Ma qualcuno, invece, ha tagliato ad arte le parti che più gli facevano comodo tralasciando le risposte che Luigi ha dato, perché il Movimento 5 Stelle mai si sarebbe permesso di lasciare cittadini senza risposta in un faccia a faccia. Non è nelle nostre corde e pretendiamo che questo venga riconosciuto, anche da chi non la pensa come noi o dice addirittura di odiarci”.
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