Il Miur ci ripensa e chiede al Tribunale di Reggio Calabria di costituirsi parte civile contro la dirigente scolastica Maria Rosaria Russo, assurta agli onori della cronaca nazionale quando, a marzo 2018, aprì le porte del suo liceo a Rosarno a Matteo Salvini venuto in Calabria per ringraziare i suoi elettori dopo le politiche. Russo è accusata di due episodi di abuso d’ufficio relativi all’acquisto di libri che il liceo di Roccella Jonica aveva acquistato nel 2015 dall’associazione antimafia “Riferimenti”. È iniziato stamattina, infatti, il processo che vede la imputata assieme alla presidente del movimento antimafia Adriana Musella, accusata invece di malversazione e appropriazione indebita per aver speso i contributi pubblici che dovevano servire per iniziative “miranti a promuovere la cultura della legalità e della lotta alle mafie”.

Stando all’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal pm Sara Amerio, dal 2010 al 2016 nelle casse di “Riferimenti” sono arrivati 522mila euro. Parte di questi soldi, oltre 44mila euro, è stata destinata “ad altre e diverse finalità”. Ecco quindi che, nel prospetto della Procura, compaiono spese per viaggi, taxi, alberghi, ristoranti, abbigliamento, arredi, libri, forniture per parrucchieri, carburante, strumenti musicali e finanche cartelle di Equitalia relative a tributi non pagati.

Ed erano soldi pubblici (6200 euro) anche quelli utilizzati nel 2015 dal liceo di Roccella Jonica per acquistare 620 copie di due libri editi dall’associazione Riferimenti. Acquisto che è costato alla preside Russo il rinvio a giudizio chiesto dalla Procura e deciso dal gup lo scorso febbraio per due abusi d’ufficio. “In qualità di dirigente scolastico Reggente del Liceo Scientifico – scrivono i pm nel capo di imputazione – in violazione dell’obbligo di astensione, derivante dall’essere contestualmente socia, coordinatrice nazionale, settore scuola, dell’associazione Riferimenti, Coordinamento Nazionale Antimafia, nonché membro del direttivo di detta Associazione” (come da verbale di assemblea del 2 maggio 2014)”, ha acquistato 100 volumi del libro “Vittime di mafia nome comune di persona” e 520 copie dei “Quaderni di mafia”, editi dalla stessa associazione, “così procurando intenzionalmente alla stessa un ingiusto vantaggio patrimoniale”.

Dopo la costituzione delle parti, il processo è stato rinviato al 27 giugno quando il Tribunale deciderà sulla richiesta del ministero dell’Istruzione di costituirsi parte offesa contro la preside Russo e sull’istanza presentata dagli avvocati della dirigente scolastica di emettere un’assoluzione ancora prima del dibattimento.

Articolo Successivo

Genova, Csm: “Nessuna incompatibilità ambientale per Zucca. Ma inopportune le frasi sui torturatori nella polizia”

next