L’ex procuratore di Aosta, Pasquale Longarini, ora giudice civile a Imperia, è stato assolto dalle accuse di induzione indebita, rivelazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento nell’ambito di una indagine per la quale il 30 gennaio 2017 era finito ai domiciliari. Lo ha deciso il gup di Milano Guido Salvini al termine del processo con rito abbreviato a carico anche di altre due persone, entrambe assolte. Respinta la richiesta a 3 anni di carcere avanzata dal pm Giovanni Polizzi.

Secondo la Procura di Milano Longarini avrebbe fornito informazioni all’imprenditore Gerardo Cuomo, titolare di un caseificio, per aiutarlo a risolvere problemi di tipo giudiziario o amministrativo in cambio di promesse di benefici. Longarini è stato uno dei magistrati inquirenti del caso Cogne. Da sostituto procuratore aveva collaborato con la collega Stefania Cugge alle indagini che in primo grado, nel 2004, portarono alla condanna a 30 anni di reclusione per Anna Maria Franzoni, accusata dell’omicidio del figlio di 3 anni, Samuele (pena ridotta a 16 anni dalla corte d’Assise Appello di Torino e confermata poi in Cassazione).

Alcune inchieste di Longarini, nella prima metà degli anni ’90, portarono in carcere l’attuale presidente della Regione Valle d’Aosta, Augusto Rollandin (carica che ricopriva anche all’epoca); i fascicoli riguardavano in particolare il voto di scambio, l’illecita concessione di contributi regionali ad aziende di autotrasporto pubblico, la partecipazione – in forma occulta – del governatore al capitale azionario di una di queste società.

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