Forum voor Democratie, la formazione di estrema destra guidato dal populista Thierry Baudet, entra per la prima volta in Senato dove diventa la seconda forza dietro al Volkspartij voor Vrijheid en Democratie del primo ministro Mark Rutte. E’ il risultato delle elezioni provinciali tenute ieri in Olanda, che hanno assunto il valore di un referendum sulla politica del premier, la cui fine di campagna elettorale è stata segnata dalla sparatoria di lunedì a Utrecht.

Baudet è noto per le sue dichiarazioni controverse, in particolare sull’immigrazione (martedì aveva accusato “la politica delle frontiere aperte” del governo per la sparatoria di lunedì) o sulla parità fra uomini e donne, per esempio per avere dichiarato che “le donne in generale sono meno eccellenti professionalmente e meno ambiziose”. Già presente alla Camera (alle legislative del 2017 aveva ottenuto l’1,8% e due seggi) ma finora assente al Senato, il partito FvD esce così grande vincitore dalle provinciali, ottenendo 10 seggi su 75. Appena dietro al Vvd di Rutte che ha ottenuto 12 seggi, perdendone uno.

Secondo gli exit poll, che prevedono un margine di errore di un seggio per partito, l’attuale coalizione di governo ‘quadripartita’ di Rutte può contare su 31 seggi, molto meno dei 38 necessari per avere la maggioranza alla Camera alta del Parlamento, e dovrà quindi cercare il sostegno dai partiti dell’opposizione per portare avanti la legislatura. I Verdi di GroenLinks, guidati da Jesse Klaver, hanno ottenuto un buon risultato passando da quattro a otto seggi. Mentre il Partito per la libertà (Pvv) anti-islam, guidato dal deputato di estrema destra Geert Wilders, scende da nove a sei seggi. I membri del Senato saranno ufficialmente nominati a maggio dai 570 rappresentanti eletti nel voto provinciale di oggi nelle 12 province olandesi.

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