“La prima cosa che voglio ribadire con forza è che l’Italia e il Governo italiano considerano la Francia un paese amico e il suo Popolo con la sua tradizione democratica e millenaria, un punto di riferimento nelle conquiste dei diritti civili e sociali a livello mondiale”. Così ieri il vicepremier Luigi Di Maio, nel tentativo di ricucire lo strappo con il governo francese, ha scritto in una lunga lettera al quotidiano Le Monde. Una gaffe – quel “tradizione democratica e millenaria” – che non è passata inosservata, tanto da far cancellare al leader del Movimento 5 stelle il post in cui annunciava la missiva inviata al giornale. La democrazia francese, come è noto, risale al 1789 e non al 789, piena età Carolingia, e quindi monarchica. Dai post che citano Lady Oscar a quelli con le gif dell’ingegner Cane, i social si sono scatenati.

“A Di Maio che considera millenaria la democrazia francese avrei solo una cosa da chiedere: passi il non studiare, ma nemmeno Lady Oscar?!”, scrive un utente.


“Quindi Carlo Magno era il Presidente della Repubblica, Luigi XIV il Presidente del Consiglio e Vercingetorige il Ministro della Difesa. Avrà studiato storia guardando, molto male, Lady Oscar”, fa eco qualcun altro.

Ma non solo Lady Oscar, c’è anche chi cita Asterix e Obelix, ricordando che Abraracourcix effettivamente “è stato regolarmente eletto”.

Non sono mancati commenti ironici anche dalla politica. Mara Carfagna, ad esempio, ha cinguettato ricordando la coincidenza: il nome del re francese mille anni fa è lo stesso del vicepremier, Luigi.

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