“La lotta agli scafisti deve essere una priorità assoluta: chi si arricchisce trafficando esseri umani è uno schiavista e va combattuto con ogni mezzo. Questa guerra  non si combatte facendo prigioniere le loro vittime, ma con la forza della legge, con la Polizia, con l’intelligence, usando i mezzi tecnologici, dai droni alle intercettazioni. Si fa soprattutto giocando un ruolo in Libia e in Europa”. Così Mara Carfagna in un video messaggio diffuso sui social network in cui affronta il tema dei migranti, prendendo spunto dal caso Sea Watch: “Prendersela con il più piccolo del cortile – ha aggiunto – è da codardi e da vigliacchi.  Uno Stato forte non lo fa: lo fa uno Stato debole che proprio perché è debole ha bisogno di mostrare i muscoli”.

Secondo la deputata azzurra, vicepresidente della Camera, uno Stato forte: “ripulisce le vie, i quartieri e le stazioni ostaggio dell’immigrazione illegale e della micro-criminalità, mettendo alla porta immediatamente chi non ha diritto a stare nel nostro Paese. Uno Stato forte elimina il racket dello spaccio, del commercio abusivo, dell’elemosina, della contraffazione, della prostituzione, del traffico di organi, assicurando alla galera ogni criminale”.

E termina con una domanda, tesa a sottolineare l’inganno della politica del governo: “Per caso è cambiato qualcosa in questi mesi? Sotto casa vostra c’è o non c’è ancora gente che rovista tra i rifiuti? Ci sono o non ci sono ancora clandestini che chiedono l’elemosina?  Vi sentite tranquilli quando le vostre figlie rientrano la sera a casa da sole? Vi sentite sicuri quando prendete la metropolitana? Chi cerca di farvi voltare lo sguardo dall’altra parte, semplicemente vi sta ingannando”.

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