I numeri sono questi. Interventi di integrazione scolastica degli studenti con bisogni educativi speciali incluse le spese del personale (docenti di sostegno):
Anno 2018: 3.654.778.409
Anno 2019: 3.489.483.406
Anno 2020: 3.078.751.967
Anno 2021: 2.457.126.374
Questo è il programma del governo Lega-5stelle per la scuola dei disabili. Nero su bianco, le cifre – aride all’apparenza – descrivono di come nel volgere di due anni “il governo del cambiamento” ha deciso di distruggere l’impianto fondante della scuola dell’inclusione. Non sfugga al lettore attento che un terzo di fondi in meno significa tradotto in cifre oltre 40mila insegnanti specializzati in meno e milioni di ore di sostegno negate agli alunni disabili.
Questi i fatti. Poi, come sempre accade quando si è scoperti con le mani nella marmellata, arriveranno le precisazioni, le scuse e le promesse. Promesse di aggiustare la manovra, di correggere numeri che gridano vendetta alla civiltà del Paese, l’Italia, che per primo nel mondo ha chiuso le classi differenziali e ha sognato e costruito la scuola di tutti.
Oggi i numeri e le certezze sono quelle che si leggono dalla manovra di bilancio approvata da pochi giorni. Sono numeri che fanno paura alle quasi 200mila famiglie di alunni disabili italiane e che disveleranno la loro drammatica conseguenze lentamente nei prossimi 24 mesi. Scandaloso che nessuno dei parlamentari della maggioranza abbia sentito il bisogno di prendere le distanze da scelte simili.
Rettifico: qualcosa è accaduto se è stato approvato un emendamento con 100mila euro di dotazione all’anno per dotare i parchi di giostrine per disabili. Qualcos’altro ancora è successo se al comma 280 si prevede uno stanziamento straordinario di euro 400mila a favore di una federazione di associazioni. Forse l’idea del governo è quella di mandare al parco giochi i disabili invece che a scuola. Ovviamente con l’approvazione silenziosa di alcune associazioni. Semplicemente scandaloso.
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