Comprare un nuovo smartphone non significa necessariamente spendere cifre esorbitanti. All’estremo opposto dei top di gamma, per esempio, c’è il Wiko View2 Go che abbiamo avuto modo di provare. È uno smartphone di fascia bassa che ha un prezzo di 130 euro, adatto per chi ricerca un dispositivo essenziale con design alla moda. Bisogna accettare qualche compromesso, primo fra tutti la resa fotografica (soprattutto in notturna) e la presenza di un processore non recente. Ma se dovete solo svolgere attività di base questo prodotto può soddisfarvi.

Ovviamente non dovete pretendere materiali di pregio e le soluzioni tipiche dei prodotti al top di gamma. Questo modello ha una scocca in plastica con effetto lucido che è alla moda, ma non ha nulla a che vedere con alluminio, vetro e altri materiali di pregio. Però la scocca è bella da vedere, e riflette i colori in maniera simile al vetro. Inoltre, si capisce che è un modello nuovo dalla presenza di cornici molto sottili attorno allo schermo da 5,93 pollici.

Un occhio esperto nota che il trattamento oleofobico sul pannello retrostante è poco riuscito perché le ditate restano bene impresse. Inoltre, manca il sensore biometrico per sbloccare il sistema con l’impronta digitale. Una carenza di cui ci si dimentica in fretta, perché il riconoscimento del volto è ottimo. È molto più preciso e veloce delle soluzioni presenti su prodotti di classe superiore, e questo è un grande pregio. È poco azzeccato, invece, il posizionamento dell’altoparlante in basso, al centro. Se riproducete musica con lo smartphone appoggiato su una superficie piana, sentirete delle distorsioni.

Nel complesso la maneggevolezza è promossa, con un peso di 160 grammi e dimensioni di 153,6 x 73,1 x 8,5 mm, che permettono di maneggiare il Wiko View2 Go senza problemi e senza bisogno di una cover. Se si considera la fascia di prezzo di questo smartphone, lo schermo è promosso. È costruito con una tecnologia IPS LCD e ha una risoluzione di 1.512 x 720 pixel, che va benissimo per l’uso a cui è destinato il prodotto. L’ampio display è interrotto dalla presenza di un grande notch, la lunetta scura al centro del lato superiore. Si può nascondere usando un pulsante di navigazione: una scelta che abbiamo particolarmente apprezzato. Dal punto di vista della visibilità, i colori sono un po’ freddi ma si possono regolare nelle impostazioni, e in generale si comporta abbastanza bene in tutte le situazioni.

Soddisfacente anche la dotazione hardware. Il processore Snapdragon 430 non è dei più recenti, ma considerando il segmento di mercato del View2 Go, le prestazioni rientrano nella media. Nelle prove abbiamo trovato il sistema fluido anche durante le sessioni di gioco, però quando abbiamo tentato di usare molte applicazioni contemporaneamente abbiamo notato dei rallentamenti. La dotazione accessoria comprende 3 Gigabyte di memoria RAM e 32 Gigabyte di spazio di archiviazione, che già all’acquisto ha 7,8 GB occupati dai file di sistema. Per fortuna si può espandere la memoria fino a 128 GB tramite una schedina microSD. Da notare che il produttore ha predisposto lo spazio per installare contemporaneamente due schede SIM e una scheda di memoria. Ottimo.

L’autonomia è buona. Con un utilizzo medio siamo arrivati ad avere il 26% di autonomia residua dopo 3 ore e 24 minuti di schermo attivo, e quasi 13 ore dall’ultima ricarica. La nota dolente, purtroppo, è la connettività. La connessione Wi-Fi è a singola banda, quella Bluetooth si ferma alla versione 4.2 e manca l’NFC. Inoltre, durante l’uso abbiamo riscontrato spesso problemi di connessione con perdita di segnale. Non possiamo escludere che queste mancanze fossero da addebitare all’unità di prova in nostro possesso e non a tutti i modelli.

Altro aspetto in cui lo smartphone Wiko non brilla è la fotografia. View2 Go è dotato di una sola fotocamera posteriore da 12 MP con flash LED e di un sensore frontale da 5 MP. Di giorno fa bene il suo lavoro, restituendo scatti in linea con altri dispositivi della stessa fascia. La qualità – com’era prevedibile –si abbassa in notturna. IL View2 Go ha  difficoltà nella gestione dell’illuminazione artificiale e – in generale – non riesce a mantenere un sufficiente livello di dettaglio in condizioni di scarsa luminosità. I video, invece, possono essere registrati fino alla risoluzione Full-HD a 30 fps.

Purtroppo Wiko non ha preinstallato un’app per la galleria: dovrete scaricarne una di terze parti o a utilizzare Google Foto. Del resto, come abbiamo segnalato in apertura, qualche compromesso bisogna pur accettarlo, a fronte di un prezzo di 130 euro. Anche perché non tutti usano l’NFC, il sensore di impronte digitali è rimpiazzato dall’eccellente sblocco facciale, il design è alla moda e l’autonomia è buona.

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