Il via libera era nell’aria, ma oggi è arrivata anche l’ufficialità: i commissari di Alitalia hanno dato il loro nulla osta all’offerta vincolante presentata il 31 ottobre da Ferrovie, il cui ‘Progetto Az’ entra ufficialmente nel vivo. Tappa fondamentale, quindi, per la procedura di vendita della compagnia di bandiera. Un tassello considerato scontato visto che la proposta delle Ferrovie era considerata in ‘pole position‘, ma che era comunque atteso. Lo stesso Gianfranco Battisti (che guida Fs) questa mattina attendeva una conferma da parte dei commissari che già la scorsa settimana avevano inviato al comitato di sorveglianza del Mise la relazione conclusiva stilata al termine dell’esame delle proposte arrivate dai potenziali acquirenti. E la conferma è arrivata in serata con la lettera nella quale si comunica alle Fs che l’offerta “è stata positivamente valutata dai commissari sentito il ministero vigilante”.

Dopo il disco verde dei commissari, le Fs possono giocare ora a tutto campo. Innanzitutto perché ora, spiegano fonti vicine al dossier, possono procedere alla confirmatory due diligence per poter andare a vedere numeri che ancora non era stato possibile visionare, e, come previsto dall’offerta vincolante, poter in questa fase elaborare un nuovo piano industriale. In realtà, il lavoro delle Fs era già cominciato da settimane, anche dopo la presentazione della proposta il 31 ottobre, con una serie di incontri e contatti. Da ora in poi, però, ci si muove sul binario dell’ufficialità. Come previsto dall’offerta vincolante, le Ferrovie si riservano di costituire una newco con la partecipazione di un primario vettore aereo. Il giro d’orizzonte è già cominciato. “Stiamo interloquendo con molti operatori e tra questi c’è Easyjet, ma non solo” ha detto Battisti che oggi a Milano ha presentato il nuovo orario invernale 2018-2019. “Presto potremmo essere in grado di annunciare qualcosa di definito. Stiamo registrando molto interesse intorno alla capacità progettuale di Fs e alla sua leadership nel gestire questo processo”, ha sottolineato.

Proprio oggi, del resto, anche EasyJet (l’altro soggetto ad aver presentato un’offerta vincolante) ha confermato l’interesse per Alitalia. Un interesse, come aveva ribadito presentando l’offerta vincolante per una compagnia ristrutturata. “Siamo una compagnia di corto raggio. Siamo aperti ad operazioni con altri. Siamo interessati ma non posso fare altri commenti” ha detto il direttore per l’Italia di EasyJet, Francois Bacchetta, interpellato, nel corso di una conference call, sulla possibilità di una partnership con le Fs.  Sulla “bontà a livello trasportistico del progetto” per Alitalia, il numero uno delle Ferrovie non ha dubbi. “Abbiamo l’ambizione e soprattutto la maturità industriale di poter garantire la leadership su un progetto integrato di mobilità del paese” ha detto Battisti. E, a conferma di ciò, proprio oggi, è arrivato l’annuncio che con il nuovo orario invernale di Trenitalia, l’aeroporto di Fiumicino sarà raggiunto dal Frecciarossa a partire dal 18 dicembre prossimo. Un obiettivo, questo, fortemente voluto dall’ad del gruppo. Per Battisti, infatti, come più volte ha ribadito, il caposaldo del progetto è quello di “fare una vera integrazione modale tra porti, aeroporti e stazioni: è una grande opportunità per il Paese”.

In questo contesto di sviluppo di sinergie aereo-treno, un fondamentale passaggio è quello dei collegamenti ad alta velocità negli hub aeroportuali intercontinentali, sia Fiumicino che Malpensa, dove pure è previsto l’arrivo del Frecciarossa il prossimo anno. A fronte degli sviluppi del dossier Alitalia, la presentazione del nuovo piano industriale delle Ferrovie avrà uno slittamento a fine gennaio. “Contavamo di presentare all’inizio dell’anno il nuovo piano ma evidentemente alcune evoluzioni di mercato che si stanno aprendo fanno sì che dovremmo integrarlo con le altre opportunità che si stanno venendo a formare” ha spiegato Battisti. Intanto, mentre va avanti la procedura di vendita, Alitalia attende la nomina di un nuovo commissario dopo l’uscita di scena di Luigi Gubitosi. Per la ricomposizione della terna, dove siedono Stefano Paleari ed Enrico Laghi, si parla di tempi brevi.

MANI PULITE 25 ANNI DOPO

di Gianni Barbacetto ,Marco Travaglio ,Peter Gomez 12€ Acquista
Articolo Precedente

Amazon, farsi pagare dai poveri non è mai stato così facile

next
Articolo Successivo

Debito pubblico, flop per il Btp Italia: nei primi tre giorni raccolti 860 milioni. È il risultato peggiore di sempre

next