I migranti “andrebbero annegati al largo”: a scriverlo su Facebook è una dottoressa in servizio al pronto soccorso dell’ospedale di Spoleto. Lo screenshot del post è stato ricondiviso sui social, causando il forte imbarazzo dell’Usl Umbria 2 di cui la dottoressa è dipendente. È stato quindi avviato un procedimento disciplinare e una “richiesta di chiarimenti”. A confermarlo all’Ansa è è il direttore generale dell’azienda sanitaria, Imolo Fiaschini.

“Non esistono diritti umani per quattro negracci che ci invadono con le nike, tute firmate e trippe piene” si legge nel post incriminato della dottoressa Gloria, che continua poi sostenendo che la scabbia di cui sono affetti i migranti sia dovuta a “chissà quali violenze perpetuate”. Il messaggio è stato scritto dal medico su un gruppo Facebook di cui fanno parte circa 38mila colleghi. Le parole della dottoressa del pronto soccorso di Spoleto “se confermate rappresentano una violazione del codice deontologico e del giuramento professionale fatto”: a confermarlo all’Ansa è il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Perugia, Graziano Conti. La procedura disciplinare prevede ora una prima audizione dell’Ordine con la dottoressa, e poi il passaggio eventuale in Commissione. Le sanzioni previste, invece, vanno dall’avvertimento, al richiamo, alla sospensione, fino alla radiazione dall’albo professionale.

A porre poi particolare attenzione al post razzista della donna è stata Selvaggia Lucarelli. La giornalista e blogger ha infatti condiviso sul suo seguitissimo profilo Twitter lo screenshot del commento della dottoressa, scrivendo “Dal gruppo fb Doctorsinfuga, 40mila iscritti. La dottoressa Gloria, che come è facile evincere dalle parole misericordiose, opera presso l’ospedale della Misericordia“. Il Messaggero riporta che il profilo del medico è stato così tanto preso di mira dagli utenti che, a 48 ore dalla pubblicazione del post, risulta chiuso.

Sempre al Messaggero, il direttore sanitario dell’ospedale di Spoleto Luca Sapori ha commentato che “espressioni del genere non sono certamente accettabili”. “Di fronte a dichiarazioni razziali e che non rispettano la dignità della persona non possiamo certamente fare finta di niente” continua sulla stessa linea l’assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini. “Verificherò che ci sia tutta l’attenzione massima, seguendo le procedure e attivando tutti i percorsi normativamente e contrattualmente” conclude l’assessore.

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