Vogliono vedere riconosciute pari opportunità e non si sentono un peso ma una risorsa per la società. E’ con questo spirito che una decina di organizzazioni che sostengono le persone con disabilità hanno deciso di scendere in piazza per partecipare all’evento internazionale che si pone l’obiettivo di “rivendicare gli stessi diritti per tutti” e ricordare, in particolare, che “in Italia le leggi che tutelano i disabili non vengono di fatto attuate”.

L’iniziativa si chiama Disability Pride Italia e si terrà il 15 luglio per la prima volta a Roma. Ci saranno l’Associazione Luca Coscioni, Parent Project, Habilia Onlus, Emergenza Sordi, oltre che l’Associazione italiana per la lotta alle sindromi atassiche Lazio Onlus e l’Associazione di clownterapia Magicaburla Onlus. Gli organizzatori sono la Disability Pride Onlus in collaborazione con la Fondazione ANMIL Sosteniamoli subito Onlus e spiegano a ilFattoQuotidiano.it che il loro intento “non è quello di un raduno esclusivo di portatori di handicap, come in molti purtroppo definiscono ancora le persone con disabilità, ma quello di condividere una festa accessibile per tutti e godibile anche da chi, troppo spesso, viene discriminato per la propria condizione. Vogliamo – aggiungono i promotori – che gli enti di competenza realizzino un miglioramento reale delle condizioni di vita di oltre 3 milioni di disabili che vivono in Italia, per dare loro finalmente un futuro senza nessun tipo di barriere”.

Il tema centrale della giornata è la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità che, secondo gli organizzatori dell’iniziativa, “troppo spesso nel nostro paese viene in parte disattesa o, a volte, addirittura neanche applicata. Una delle prime cose da fare per aiutare milioni di famiglie che hanno un parente con disabilità – affermano – è quello di incrementare il Fondo per la non autosufficienza, al momento assolutamente insufficiente di fronte a bisogni urgenti e in crescita”.

Il Disability Pride 2018 è la quarta edizione di una manifestazione internazionale in difesa dei diritti dei disabili che nasce a New York, poi estesa anche a Brighton (Gran Bretagna), ed intende richiamare l’attenzione dei cittadini e delle istituzioni sul mondo della disabilità, contribuendo attivamente al processo di inclusione e uguaglianza nelle diversità. Bruno Galvani, presidente della Fondazione ANMIL, spiega che “l’Italia è tra gli ultimi in Europa per risorse e servizi investiti a favore delle persone disabili. Si spendono 438 euro pro-capite all’anno, meno della media UE (531 euro), e lontanissimi dal Regno Unito (754 euro)”.

Il filo conduttore della giornata è anche quello di valorizzare le diffuse sensibilità e stimolarne di nuove, considerate dai promotori come le premesse necessarie per favorire le condizioni che permettano la nascita e l’avanzamento di progetti concreti in grado di incidere positivamente nella vita di chi si trova in una condizione di svantaggio. “La celebrazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità – dice a Ilfattoquotidiano.it il presidente della Disability Pride Onlus, Carmelo Comisi – non deve però far dimenticare che affinché ci sia una vera inclusione è necessario anche un cambiamento culturale che passa necessariamente per la conoscenza, da parte della gente ‘comune’, del mondo della disabilità, con le sue varie sfaccettature”.

Comisi aggiunge che “il mondo della disabilità è troppo ampio, quindi non tutti gli aspetti che riguardano i disabili verranno trattati in occasione della nostra iniziativa, ma questo non è un limite, anzi è il riconoscimento del fatto che determinate tematiche vanno trattate con chi ha l’autorità per farlo”, come, tra gli altri, il nuovo ministero della Famiglia e della Disabilità, la cui funzione operativa (si tratta di un ministero senza portafoglio) ha però spaccato il mondo delle organizzazioni dei disabili.

Il corteo del 15 luglio partirà alle ore 18 da Piazza Venezia con le persone con disabilità insieme alle loro famiglie, agli amici e a tutti i cittadini che vorranno far sentire la loro vicinanza a questa iniziativa. Il corteo sfilerà preceduto da una banda musicale e attraverserà Via del Corso fino ad arrivare e fermarsi a Piazza del Popolo, dove verranno letti alcuni articoli della Convenzione ONU dedicati ai diritti delle persone con disabilità ratificata dal parlamento italiano il 24 febbraio 2009 e che, secondo i promotori, sono rimasti “quasi del tutto inattuati”.

Sono previsti anche spettacoli musicali intorno alle ore 20 con diversi artisti che si alterneranno su un palco allestito in Piazza del Popolo. Lo show sarà diffuso in diretta da Radio Italia Anni ‘60. L’evento è patrocinato, tra gli altri, anche dal Comune di Roma, Parlamento Europeo, ANCI, dall’ambasciata Britannica, Cgil, Codacons, LILT e CNR.

Articolo Precedente

Napoli Pride, la storia di Giuseppina e della sua personale rivoluzione

next
Articolo Successivo

In Italia da 7 anni, l’attrice e regista tunisina Mariam Al Ferjani rischia l’espulsione: “Vivo una situazione kafkiana”

next