Il piano industriale presentato oggi, oltre che sul futuro di marchi e modelli, doveva fare chiarezza sulla strada che il gruppo Fca ha intenzione di imboccare sulle alimentazioni alternative. Quelle eco-friendly, per intenderci. Beh, Sergio Marchionne a riguardo è stato molto chiaro: “Ridurre la dipendenza dal petrolio è una nostra priorità, investiremo 9 miliardi di euro nell’elettrificazione della trazione”. Il che, insieme alla conferma dell’addio al diesel (tranne che per i veicoli commerciali) dal 2021, un’idea sul fatto che anche l’azienda italo-americana stia virando sul green dovrebbe darla.

Operazione che tra le altre cose dovrebbe permettere di arrivare alla piena capacità produttiva degli stabilimenti europei, e italiani, entro il 2022: “L’obiettivo sarà raggiunto attraverso un mix più redditizio di modelli di marchi premium e prodotti verdi del brand Fiat”.

Proprio così. Quel che resta di Fiat, relegata a un ruolo regionale e con portafoglio prodotto limitato (Panda e famiglia 500 allargata), contribuirà comunque alla causa ambientale. Come spiega lo stesso Marchionne, “Fiat è ben attrezzata per puntare su prodotti in grado di recuperare il costo della tecnologia di elettrificazione, inoltre è molto ben posizionata per sfruttare la tecnologia della citycar a batteria. La Fiat 500 è la leader indiscussa della classe nel segmento A, è il veicolo ideale per una soluzione a batteria completa”.

Ma l’avventura a elettroni non lascia, anzi raddoppia. La gamma verrà ampliata con una nuova ‘piccola’, la 500 Giardiniera, anch’essa votata a un utilizzo urbano. “Una piccola autovettura che completerà una gamma completamente elettrificata della 500“. E arriveranno investimenti green anche sulle motorizzazioni della Panda, l’unico modello Fiat rimasto oltre alle 500.

Fiat, nondimeno, sarà un marchio attivo anche sul fronte dell’ibrido. Ancora una volta, ad essere coinvolta sulla doppia motorizzazione sarà la famiglia delle 500. E in particolare 500X e 500L, che usufruiranno anche di una variante Hybrid.

Ovviamente, come detto all’inizio, l’ibrido e l’elettrico saranno tappe obbligate anche per gli altri marchi su cui il gruppo ha deciso di puntare: Jeep, Maserati e Alfa Romeo, che progressivamente abbandoneranno le alimentazioni tradizionali in favore di ibrido ed elettrico. Com’è logico che sia, visto che i margini più alti su prodotti premium permettono di assorbire meglio i costi delle nuove tecnologie. Maserati, in particolare si porrà come anti-Tesla con la Alfieri: la sostituta della GranTurismo sarà infatti disponibile, oltre che con motori tradizionali, anche nelle versioni plug in ed elettrica pura. E pure le nuove generazioni di Ghibli, Quattroporte, Levante e suv medio che nascerà strizzeranno l’occhio alle emissioni zero.

 

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