Dall’Istat arrivano nuovi dati sul rallentamento dell’economia italiana. Nel primo trimestre 2018 la produzione industriale è rimasta ferma rispetto ai tre mesi precedenti e quella di auto, che da anni traina l’industria italiana, ha segnato un -2,5%, il dato peggiore da cinque anni. Per trovare una flessione più ampia bisogna tornare al secondo trimestre del 2013, quando era stata del 4,8%. Su base annua la produzione di autoveicoli registra un -6,4%.

Nel solo mese di marzo, dopo due mesi di flessione, la produzione è salita dell’1,2% su febbraio grazie soprattutto ai beni di consumo. (+2,5%, +4,2% per quelli durevoli). Corretto per gli effetti di calendario, a marzo 2018 l’indice è aumentato in termini tendenziali del 3,6% (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 23 di marzo 2017). Su base annua gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano a marzo variazioni positive in tutti i raggruppamenti: +8,6% per l’energia, +3,4% per i beni strumentali, +3,3% per i beni di consumo e +1,8% per quelli intermedi.

I settori di attività economica che registrano la maggiore crescita a marzo 2018 rispetto al marzo 2017 sono quelli della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+11,9%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+4,6%) e delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+4,2%). Diminuzioni si registrano invece nei settori dell’attività estrattiva (-8,1%) e della fabbricazione di prodotti chimici (-0,4%).

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