Chiara e Micaela hanno sono diventate madri da pochi giorni grazie alla procreazione medica assistita. Il 13 aprile è nato il loro figlio Niccolò Pietro che il 23 aprile rischia di diventare “apolide” perché la legge italiana non prevede il riconoscimento dei figli e delle figlie nate da coppie omogenitoriali. “Abbiamo presentato il problema al Comune quattro mesi fa – spiega Chiara Foglietta, che ricopre anche la carica di consigliere comunale del Pd – ma non abbiamo ricevuto risposte da parte della sindaca. Questa battaglia non è solo per nostro figlio, ma per tutti quelli che vivono la nostra situazione”

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Naufragio 18 aprile 2015: vedo occhi, labbra, braccia, gambe. Di chi erano?

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Libri di testo, gli editori: “Non confondere parità di genere con femminismo” “No, useremo sindaca e ministra”

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