Per Lavinia Flavia Cassaro si prospetta il licenziamento. La docente è indagata dalla procura per violenze verbali: durante un corteo antifascista a Torino si è rivolta alle forze dell’ordine urlando loro “Dovete morire, mi fate schifo”. L’Ufficio scolastico regionale del Piemonte, infatti, ha notificato al’insegnante un provvedimento disciplinare. La sanzione prospettata è quella del licenziamento “in considerazione della gravità della condotta tenuta dalla docente”.

La “grave condotta seppur non avvenuta all’interno dell’istituzione scolastica contrasta in maniera evidente con i doveri inerenti la funzione educativa e arreca grave pregiudizio alla scuola, agli alunni, alle famiglie e all’immagine stessa della pubblica amministrazione”, spiega l’Ufficio scolastico piemontese. Per questo motivo il direttore generale dell’Ufficio, Fabrizio Manca, “a salvaguardia della serenità della comunità educativa“, ha “sospeso l’insegnante dal servizio fino alla conclusione del procedimento sanzionatorio“.

A chiedere la cacciata della docente, ieri, era stato Matteo Renzi. “Che schifo! Un insegnante che augura la morte di un poliziotto o un carabiniere andrebbe licenziata”, ha detto il segretario del Pd. Poi è toccato al ministro della Pubblica Istruzione, Valeria Fedeli: “È inaccettabile ascoltare dalla voce di una docente parole di odio e di violenza contro le Forze dell’Ordine. Il rispetto per chi serve lo Stato, per chi, come quella sera a Torino, stava compiendo il proprio dovere per garantire la sicurezza dei cittadini, è sempre dovuto. Sempre e da chiunque. E a maggior ragione da una insegnante, il cui ruolo è non solo quello di trasmettere nuovi saperi e nuove competenze, ma anche quello di educare le nuove generazioni ai valori della legalità, del rispetto reciproco, della convivenza democratica”. Meno di ventiquattro ore dopo è arrivato il provvedimento dell’Ufficio scolastico regionale.

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