Forza Italia in crescita, il Partito Democratico in calo, il M5s stabile nonostante il caso “Rimborsopoli“. E’ la fotografia delle intenzioni di voto degli italiani in vista del 4 marzo scattata dall’istituto Ixè per Huffington Post, che registra una concentrazione dei voti verso i due poli considerati favoriti: il partito guidato da Silvio Berlusconi al Nord e il movimento di Luigi Di Maio al Sud.

E’ una discesa costante quella del Pd, secondo l’istituto: in una settimana il partito guidato da Matteo Renzi è dato al 21,5%, in calo dello 0,6% rispetto alla rilevazione del 7 febbraio.  Perde mezzo punto anche Liberi e Uguali, che passa dal 6,5% al 6%. Se i dem e LeU perdono, cresce Più Europa: la lista di Emma Bonino fa registrare il 3,5%, in aumento dal 3% della scorsa settimana e che sembra attirare i voti di coloro che nel Pd non riescono più a riconoscersi. “Il mio obiettivo è portare a votare quelli che non vogliono andarci – ha commentato la storica esponente dei Radicali intervenendo alla Rappresentanza della Commissione europea a Roma – alcuni avranno l’obiettivo di penalizzare Renzi, io non ho questo obiettivo perché si penalizza da solo“.

Sorride Forza Italia, che si attesta al 18% dal 17,3% del 7 febbraio strappando voti agli alleati di coalizione della Lega: il Carroccio non crolla, ma scende dall’11,1% al 10,8%. Una discesa costante, quella del partito un tempo padano trasformato in nazionale da Matteo Salvini, che il 15 novembre era dato al 13,5%.

Appena percettibile l’oscillazione del Movimento 5 Stelle, che passa dal 28,3% del 7 febbraio al 28,1%: un calo dello 0,2% che autorizza a pensare che il caso dei mancati rimborsi non incide più di tanto sulla fiducia che il popolo dei 5 Stelle ripone nel movimento. Le percentuali si traducono così in termini di seggi: in base alla rilevazione del 14 febbraio, Forza Italia ne conquisterebbe 297 in aumento dai 296 della settimana precedente. Il Pd ne perde 2, passando da 143 a 141 e il M5s ne guadagna 3: da 161 a 164.

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