“Il nostro auspicio è che la Corte Costituzionale possa stabilire l’incostituzionalità dell’articolo 580 del codice penale, con il reato dell’istigazione o aiuto al suicidio. Si tratta di una norma del 1930, del fascismo”, spiega oggi Marco Cappato, leader dell’associazione Luca Coscioni nel corso di una conferenza stampa alla Camera all’indomani della decisione dei giudici di Milano di mandare alla Consulta gli atti sul processo per la morte di Dj Fabo, nel quale è imputato. “È quello che avevamo chiesto fin dall’inizio”, dice Cappato. “Non si tratta di uccidere la vita”, aggiunge Marco Gentili, co-presidente dell’associazione. “Nessuno dei promotori dell’eutanasia legale è un boia. Hanno tutti profondamente amato la vita”.

Articolo Precedente

Marco Cappato, la Consulta depenalizzi l’aiuto al suicidio per motivi umanitari

next
Articolo Successivo

Mia figlia disabile ha grandi ambizioni, ma per lo Stato non ha il diritto di sognare

next