A Coriano, in provincia di Rimini, gli scrutatori che siederanno ai seggi nella prossima tornata elettorale saranno solo disoccupati o in attesa di una prima occupazione. A prendere questa decisione è la Commissione elettorale con a capo il sindaco, Domenica Spinelli. E ora la prima cittadina è pronta a lanciare un appello agli altri Comuni e alle forze politiche affinché quest’iniziativa possa diventare nazionale.

Mimma, come la chiamano tutti in paese, non è sola. In passato qualche altro amministratore ha portato avanti quest’idea: a Favara e a Mesagne lo avevano fatto in occasione del referendum costituzionale del 4 dicembre. Idem a Vizzini e a Fossacesia, nel Chietino, per le amministrative. Ma ora Spinelli vuole fare da apripista in occasione delle Politiche: “È un’iniziativa da estendere a tutta l’Italia. Intanto siamo partiti noi, nel nostro piccolo comune dove si vuole essere attenti in maniera concreta ai più svantaggiati. Aiutare la gente ad inserirsi nel mondo lavorativo deve essere un’ossessione di chi amministra. Mi auguro che qualche forza politica possa fare di questa nostra scelta una proposta di legge da portare in Parlamento”.

Oggi sotto il profilo strettamente normativo, la scelta degli scrutatori da nominare per la composizione dei seggi in occasione di qualsiasi consultazione elettorale è lasciata alla libera discrezione della Commissione elettorale che li sceglie fra gli elettori compresi nell’albo unico delle persone idonee a ricoprire l’incarico. Spesso avviene che ogni partito si presenti con una “lista” di papabili. A Coriano non sarà così. Chi andrà ai seggi sarà sorteggiato tra gli iscritti all’albo ma dovrà essere un disoccupato iscritto nelle liste di collocamento del centro per l’impiego, uno studente o una persona in attesa della prima occupazione. La scelta sarà diversa per i presidenti di seggio che sono nominati dal presidente della Corte d’appello competente per territorio entro il trentesimo giorno antecedente la data delle votazioni.

La legge prevede che il presidente di seggio sia scelto tra i magistrati, gli avvocati e procuratori dell’Avvocatura dello Stato, tra gli impiegati civili a riposo, i funzionari appartenenti al personale delle cancellerie e delle segreterie giudiziarie, i notai, i vice pretori onorari ma anche quei cittadini che, a giudizio del presidente della Corte d’appello, sono considerati idonei.

“Anche in questo caso – spiega il sindaco di Coriano – visto che chi vuole candidarsi deve fare domanda tramite il sindaco, mi auguro si possa trovare una soluzione per dare priorità a chi è disoccupato”. E a chi accusa la prima cittadina di creare discriminazioni, risponde senza mezzi termini: “Sono abituata a vedere dietro la porta del sindaco chi ha bisogno: chi pensa che questa mia decisione sia discriminatoria è invitato a capire la logica che sta dietro la scelta. Ci sono delle priorità nella politica: la mia sono i giovani e le persone disoccupate”.

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