“Chiediamo a tutta la cittadinanza di non cedere a chi vuole creare una guerra tra poveri, di riconoscere l’umanità dietro ogni persona, di unirsi per chiedere insieme un cambiamento reale”. Con queste parole, un gruppo di attivisti del Baobab Experience e di altre associazioni ha rimosso uno dei “braccioli anti-barbone” installati il mese scorso su alcune panchine di via Giovanni da Procida, vicino a piazza Bologna, quartiere residenziale di Roma.
Secondo gli attivisti si tratta di un caso di “architettura ostile“, ovvero l’installazione di strutture per dissuadere il bivacco, a cominciare dai senza tetto. L’azione di rimozione ha provocato un acceso dibattito con i residenti dei palazzi, scesi in piazzetta per difendere i “braccioli”.
L’iniziativa era stata del comitato di zona che aveva in gestione la manutenzione della piazzetta. La presidente del II municipio, Francesca Del Bello, PD, ha prima spiegato su Facebook di non essere certa che l’installazione dei “dissuasori anti-bivacco” fosse autorizzata, sottolineando la necessità di restituire “sicurezza e decoro” alle piazze. L’installazione risulta autorizzata in un documento della direzione tecnica del II municipio.
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