È il giorno del corteo nazionale di Non Una Di Meno in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “Siamo una marea, siamo almeno 150mila”, dicono le organizzatrici. C’è la mamma di Claudia, in piazza: “È stata uccisa nel 2015 dal convivente. Lascia due bambine, oggi di 4 e 6 anni”, dice con la voce spezzata. Tanti sono i palloncini rosa che si levano sul corteo: hanno tutti un nome e cognome, quello delle donne morte per femminicidio nell’ultimo anno. “Abbiamo presentato un piano di proposte e di azione che chiede di considerare la violenza maschile sulle donne come endemica e strutturale“, spiega a ilfattoquotidiano.it Daniela Amato, operatrice antiviolenza e portavoce di Non Una Di Meno. “Chiediamo educazione nelle scuole. Chiediamo una formazione a tutti i livelli, a partire dalle figure professionali che possono entrare in contatto con le sopravvissute”. E stop all’obiezione di coscienza: “Gli ospedali pubblici sono laici”, dice da NUDM Roma Simona Ammerata. “O cambi mestiere, o vai a lavorare nel privato”.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez