Il caso Genova? Siccome il nostro sistema è aperto, abbiamo il dovere di proteggerlo dagli approfittatori, altrimenti diventiamo il Bengodi e rischiamo di deludere gli elettori”. Così a Dimartedì (La7) il deputato del M5S, Luigi Di Maio, si pronuncia sulla vicenda Genova, con l’annullamento della vittoria di Marika Cassimatis alle consultazioni via web. “Impariamo tantissimo dagli errori che facciamo” – precisa – “Abbiamo perso circa 30 parlamentari che sono passati al Gruppo Misto, non ci facciamo fregare più. Se noi vediamo delle persone che provano a usare la prima forza politica del Paese come un tram per entrare in Parlamento o in Comune o in Regione, quelle stesse persone non possono far parte delle nostre liste”. E aggiunge: “Sì, Marika Cassimatis è stata votata, ma poi abbiamo avuto delle segnalazioni riguardanti le persone di quella lista, che il giorno prima era contro il Movimento, poi hanno avuto l’opportunità di candidarsi hanno capito che a Genova si poteva vincere e si sono lanciati nelle nostre liste. Beppe Grillo? Lui è il garante, non è una persona che si candida o a cui gli italiani pagano uno stipendio. E’ una persona che ha fondato questo Movimento e quelle tre o quattro regole che abbiamo, unite al fatto che dobbiamo proteggerci da chi vuole fare il furbo, lui le fa applicare, cioè non è in conflitto di interesse

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