Due auto con i vetri sfondati e uno zainetto rubato. Succede a Napoli che il finestrino dell’Audi A4 di Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, vada in frantumi e che il ladro si porti via lo zainetto che era appoggiato su un sedile. L’onorevole del Pd aveva parcheggiato la vettura in via Doganella vicino all’istituto Don Bosco dove in serata ha incontrato alcuni amministratori del Pd. Ed è infatti un consigliere comunale democratico, Salvatore Madonna, l’altra vittima: anche la sua automobile è stata danneggiata.
Dall’auto dell’onorevole, braccio destro di Renzi, fanno sapere i carabinieri, è stato portato via lo zaino che, a quanto pare, conteneva oggetti di scarso valore. “Non vogliamo credere che si sia trattato di un atto premeditato o di un’intimidazione legata al referendum, ma in ogni caso resta un fatto intollerabile” sottolinea il segretario regionale, Assunta Tartaglione. “Al sottosegretario Lotti e al consigliere Madonna va la nostra solidarietà e vicinanza. Sarà compito delle forze dell’ordine individuare i responsabili, ma nel frattempo sarebbe opportuno che chi amministra la città si assumesse le proprie responsabilità e attivasse politiche di contrasto a ogni forma di criminalità per mettere un freno a questo far west indegno di una città e di un Paese civile”.
Poco prima della scoperta del furto con scasso Lotti aveva parlato naturalmente di referendum: “Sono 30 anni che la politica promette di tagliare i costi, eliminare il bicameralismo, abolire le Province e il Cnel e riorganizzare il titolo V. Sono 30 anni che tutti i partiti, da destra a sinistra, promettono questo. Oggi finalmente possiamo farlo, finalmente gli italiani possono scegliere tra il sì e il no. Il sì cambia le cose, il no lascia le cose come sono”.
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