I primi due passeggeri sono scesi dalla scaletta sventolando le bandiere cubana e americana e poi si sono abbracciati. E’ atterrato a Santa Clara, la città che ospita la tomba di Ernesto Che Guevara, il primo volo commerciale partito dagli Stati Uniti e diretto sull’isola caraibica dopo il disgelo. L’aereo 387 della compagnia Jet Blue era partito da Fort Lauderdale, Florida. E’ il primo dal 1961, quando le relazioni tra i due paesi vennero interrotte del tutto, due anni dopo la rivoluzione cubana. Nei prossimi mesi altre cinque compagnie americane inaugureranno nuovi voli verso Cuba, fino a raggiungere a breve un totale di 110 al giorno.

“Questo volo fa parte dei grandi momenti della storia”, ha commentato Mark Wales, direttore dell’aeroporto della Florida, che ha paragonato l’importanza dell’evento allo sbarco sulla Luna. Grande entusiasmo nei due aeroporti per la partenza e l’arrivo: spruzzi di cannoni ad acqua hanno salutato l’aereo a Fort Lauderdale che, dopo una trasvolata di soli 45 minuti, è stato accolto a Santa Clara da un gruppo di musica tradizionale cubana.

A bordo 150 persone, tra cui il ministro dei trasporti americano Anthony Foxx, l’ambasciatore cubano negli Usa, José Ramon Cabanas, il numero uno di Jet Blue, Robin Hayes, e diversi giornalisti e fotografi. Moltissime le foto condivise dai passeggeri sui social che mostrano, tra l’altro, come su ogni sedile fosse state piazzata una bandiera cubana. Significativa anche la scelta dei piloti, entrambi di origini cubane, Mark Luaces e Francisco Barreras. Inoltre, un prozio di Barreras era un dirigente della Pan Am all’Avana e un altro parente è stato pilota per la famiglia Castro.

La ripresa dei voli commerciali segue quella delle navi da crociera, inaugurata la scorsa primavera con un viaggio da Miami a L’Avana. Le relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cuba sono riprese nel 2014 dopo lunghe trattative segrete. Nella primavera di quest’anno Barack Obama è stato il primo presidente americano a mettere piede sull’isola dal 1928. L’embargo tuttavia non è stato ancora tolto del tutto, a causa della contrarietà dei repubblicani nel Congresso di Washington, dove hanno la maggioranza. Ai cittadini americani è quindi ancora proibito visitare l’isola da turisti, ma ci sono eccezioni per motivi culturali, religiosi, di affari e familiari.

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