California, nord di San Diego. Carlsbad è un villaggio di lusso dove prendono forma i sogni di tante coppie gay di tutto il mondo. Qui, infatti, ha sede la Extraordinary Conceptions, un’agenzia di surrogazione dove s’incontrano persone che non possono avere figli, donatrici di ovulo e mamme surrogate. “Le mamme devono capire che il dna non è loro e mantenere una disconnessione emotiva con i genitori programmati” spiega una psicologa del centro alle telecamere di Servizio Pubblico-Announo nel reportage andato in onda nell’ultima edizione del programma, che segue passo passo ogni momento della maternità. Alle critiche di chi attacca la surrogazione rispondono Candice e Melissa, ex donatrice ed ex madre surrogata: “Ci hanno fatto un sacco di controlli, anche psicologici. Non è figlio tuo, tu aiuti solo gli altri a completare la loro famiglia. Non si fa per denaro, anche se ogni madre surrogata è pagata fra i 25 e i 50 mila dollari”. Il costo complessivo dell’operazione, come racconta Stephanie Caballero direttrice del surrogacy law center, è alto: “L’intero processo di surrogazione costa fino a 150 mila dollari. È un lavoro, ma lo facciamo con cura e amore. A chi dice che facciamo eugenetica rispondo: ‘ognuno quando vuole fare un figlio sceglie qualcuno che gli piaccia’”

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Servizio Pubblico, Nancy (mamma surrogata): “Ho partorito per una coppia gay italiana. L’avrei fatto anche gratis”

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