coppia

Non si fugge da una persona per quel che è, si fugge perché il più delle volte finge di non esserlo. Benvenuti tra le contraddizioni dell’animo umano, non pensate di esserne gli unici detentori, illusi, capisco che vi piaccia sguazzarvi, ma il masochismo d’amore è privilegio dei tanti, non dei pochi.

L’immagine che vogliamo dare di noi è spesso una volgare maschera che indossiamo convincendoci sia il nostro vero volto.
Quando non si è sè stessi, tutto è cominciato perché si è sofferto quando lo si è stati, come se la sofferenza fosse evitabile con una maschera addosso o con qualsiasi altro espediente, essa cambia solo prospettiva. Dobbiamo credere che soffrire non sia parte del gioco della vita e per farlo paradossalmente non facciamo altro che liberare dolore pur di evitarlo. Quanto questo accomuna le persone e quanto le fa sentire davvero sole!

Uomini e donne in fuga dalla solitudine non fanno altro che rincorrerla. Penso ad alcune relazioni d’intimità, non a tutte, ma a quelle che si ostinano a non funzionare anche quando lo si vorrebbe con tutte le forze. Penso a quelle persone che si accorgono che le loro storie di non amore ricalcano sempre lo stesso copione con lo stesso finale. Cambiano alcuni attori, un po’ di ambientazione, ma poco altro. Arriva sempre quel momento in cui dicono: “Ci risiamo! Cos’ è che non va? Sono io?”

Se ci si convince che le cose non funzionano perché l’altro non ci accetta forse è anche perché, per paura, si è mostrato ben poco, pensando che, da quel poco, l’altro dovesse però intuire tutto il resto. Se non si va bene come si è, bisogna cambiare, difendersi, mostrarsi espone, si diventa vulnerabili, non ci si piace più. Si mentalizza il sentimento, lo si pensa anziché provare a lasciarlo andare, i perché strozzano i come, non di solo ferro sono fatte le catene più resistenti.

Se la miglior difesa è l’attacco, il miglior attacco è la fuga talvolta. In voi non c’è niente che non va, se non il fatto che siete convinti del contrario e per questo vi nascondete, vi date a dosi, mentre l’altro vi insegue ostinatamente o alla fine scappa desistendo. E’ anche vero che il logorio di una relazione è direttamente proporzionale alla forza degli affetti messi in campo.
Il fatto è che alcune persone tra di loro funzionano sin da subito o dopo breve rodaggio, mentre altre no, ma tutte le coppie dove uno dei due si nasconde per troppo tempo sono destinate a fallire.

Nulla può tenere a noi legata una persona quando questa ormai non ha più voglia o anche quando ci accorgiamo che starci insieme ha un prezzo troppo elevato. Soffrire per qualcuno non significa non voler bene, ma amare troppo. Solo se siamo noi comodi in una relazione possiamo accogliere l’altro nella nostra vita e da questa semplice regolina non si scappa davvero mai.
“Diventa ciò che sei” diceva Nietzsche. Quel che siamo è stato spesso quel che gli altri hanno voluto noi fossimo e da grandi ci portiamo dietro questa enorme menzogna, ecco perché dobbiamo diventare noi stessi ed è un atto rivoluzionario, quando ci hanno insegnato non solo a smettere di farlo, ma a dimenticarlo.
Da piccoli volevamo essere proprio come noi, da grandi forse lo possiamo. L’amore, proprio come un boomerang, se viene lanciato torna indietro, riprenderlo in mano o sulla fronte è un attimo.

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