È il 22 novembre del 2014, la neve ricopre a macchie i prati gelati del parco di Cleveland, un ragazzino di dodici anni, Tamir Rice, cammina sul marciapiede giocando con una pistola da softair, la punta contro un passante, spara per gioco, il passante non è impaurito, capisce che si tratta di una pistola giocattolo, guarda il ragazzino con aria infastidita e tira dritto, semplice da credere, il passante non dubita mai che si tratta di una pistola giocattolo, osserva il ragazzino senza timore, con l’impazienza che si prova quando un ostacolo si frappone tra noi e la nostra fretta, se sospettasse che si tratta di una pistola vera la sua reazione sarebbe diversa, lo vedremmo agitarsi, alzare le mani, scappare, l’ebrezza della paura al posto della sonnolenza della noia, sarebbe questa la reazione di un passante che un giorno di novembre, di fronte al parco innevato di Cleveland, si imbatte in un ragazzino armato che gli alza contro una pistola vera e mira per uccidere, non un ragazzino che lo guarda come se stesse aspettando una sua risposta, forse addirittura il suo consenso, per non dire la sua autorizzazione, prima di sparare il colpo finto imitando con la voce il bang, no, il passante non sussulta quando il ragazzino alza la pistola da softair su di lui con quegli occhi insopportabilmente spalancati che si direbbe visibilmente ansiosi, come se il ragazzino credesse per davvero di avere fra le mani una pistola, come se il ragazzino cercasse intorno a sé qualcosa che non esiste nella realtà, qualcosa che appartiene al mondo immaginario dei giochi dei ragazzini, il passante è uno, i passanti sono due, i passanti sono tre, sono tanti, sfilano lungo il marciapiede davanti ai prati gelati del parco di Cleveland, con l’andatura lenta dei passanti in inverno, non c’è uno tra loro che si agiti, che alzi le mani e scappi, non c’è uno che abbia l’ebrezza della paura al posto della sonnolenza della noia, ma c’è uno che chiama la polizia e che dice di un uomo che punta un’arma contro la gente che passa, dice che forse si tratta di un’arma giocattolo, dice forse, benché egli stesso non abbia alzato le mani e non sia scappato al cospetto di Tamir Rice, dodici anni, che fa “Bang!” a tutti quelli che passano, dura due minuti la chiamata e solo alla fine dei due minuti il passante dice che forse si tratta di un ragazzo, benché egli stesso lo abbia visto in faccia – Tamir Rice, dodici anni – gli agenti Timothy Loehmann e Frank Garmback sono di pattuglia nei pressi del parco di Cleveland, ricevono la segnalazione dalla centrale di polizia, nella segnalazione però è omessa l’informazione che forse si tratta di un’arma giocattolo, per i due agenti, Tamir Rice, dodici anni, armato di una pistola giocattolo, è un uomo che punta un’arma vera contro i passanti, quando giungono sui prati gelati del parco di Cleveland, Tamir Rice, dodici anni, armato di una pistola giocattolo, è seduto su una panchina, sotto un gazebo, quando vede arrivare la macchina della polizia si alza e va incontro agli agenti, Timothy Loehmann scende dalla macchina e spara due colpi a Tamir Rice, la distanza tra i due è di tre metri, l’azione dura meno di due secondi, Tamir Rice crolla a terra, il suo corpo sussulta in preda agli spasmi, due secondi in cui l’uomo che punta un’arma vera contro i passanti torna ad essere quel che è, ossia Tamir Rice, dodici anni, armato di una pistola giocattolo, l’uomo che con due pallottole nel corpo si è trasformato in un ragazzino di dodici anni viene trasportato al MetroHealth Medical Center, dove muore il giorno dopo, così come nella segnalazione agli agenti Timothy Loehmann e Frank Garmback è stata omessa l’informazione che forse si trattava di un’arma giocattolo, così in questo resoconto è stato omesso che Tamir Rice era un ragazzino nero, ma ho il sospetto che al lettore in ogni caso non sia sfuggito il particolare del colore della pelle di Tamir Rice, ossia che nell’immaginazione del lettore Tamir Rice fin dal principio della storia è stato indiscutibilmente un ragazzino nero, nonostante non si sia fatta menzione del colore della sua pelle, perché il colore della sua pelle deve aver contribuito non poco a portarlo fino al MetroHealth Medical Center, dove è morto il giorno dopo essere stato colpito al petto da due colpi sparati dall’agente Loehmann, il quale – è notizia di ieri – per decisione del Grand Jury della contea di Cuyahoga, Stato dell’Ohio, non sarà perseguito penalmente.
Mondo - 29 Dicembre 2015
Usa: Tamir Rice, dodici anni, armato di una pistola giocattolo, ucciso
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- 15:20 - Family Business Forum, Anghileri: "Aziende italiane siano messe in condizioni di crescere"
Lecco, 10 mag. - (Adnkronos) - "Fondamentale è affrontare il passaggio generazionale e farlo per tempo, condividendo i valori non solo tra i membri della famiglia ma anche in tutti i settori. E che sia chiara la governance e chi fa cosa, sia all'interno che nei confronti degli stakeholder esterni". A dirlo è Maria Anghileri, vicepresidente dei giovani imprenditori di Confindustria, nel Business family forum di Lecco. "Si debbono mettere le imprese italiane nelle condizioni di poter crescere. E per questo chiediamo che il mercato unico europeo diventi tale. Ad oggi c'è troppa frammentazione, che non permette alle nostre imprese di crescere. E quelle che crescono si spostano all'estero: e questo non è sano per la nostra economia", prosegue Anghileri. "Dobbiamo diventare un unico stato con un unica strategia e ci devono essere dei fondi stanziati a livello comunitario, come ad esempio avvenuto in pandemia per la transizione green, così da competere Con Stati Uniti e Cina".
- 15:19 - Family Business Forum, Brivio Sforza: "Arriva il più grande trasferimento di ricchezza in mani femminili"
Lecco, 10 mag. - (Adnkronos) - “Stiamo per assistere al più grande trasferimento di ricchezza in mani femminili, si parla per gli Stati Uniti circa 33 trilioni che verranno trasferiti dalla generazione dei baby boomers alle nuove generazioni, prevalentemente donne”. Queste le parole di Alberica Brivio Sforza, managing director Lombard Odier Italy, durante il Family business forum di Lecco. “Si tratta di un cambiamento epocale, che vede operatori come noi obbligati ad adattarsi nel pensare a un nuovo modo di servire questo nuovo tipo di clientela. Per fortuna noi, che abbiamo già circa il 20% clienti donne, abbiamo capito quelle che sono le loro richieste. In primis le donne, essendo generalmente più generose, tendono a voler pianificare molto accuratamente il passaggio generazionale. In secondo luogo, la donna oltre al rendimento finanziario dei suoi investimenti spesso richiede qualcosa di più. E questo qualcosa di più spesso lo trova nella sostenibilità, per cui ci chiede di investire con un sistema che va anche oltre quello puramente finanziario, ma che abbia un impatto sul mondo”, aggiunge Brivio Sforza. “E la sostenibilità è spesso uno di questi temi. Noi come Lombard Odier siamo una delle banche che prima delle altre ha investito nella sostenibilità per renderci più competenti in una transizione sostenibile”.
- 15:16 - Europee: Tarquinio, 'pace è e sarà mio impegno, no a polemiche strumentali' Sottotitolo
Roma, 10 mag (Adnkronos) - "La pace è e sarà il mio impegno per l’Europa. Ma vedo che si vuole sviare l’attenzione dal grande tema della partecipazione dell'Italia e dell’Unione Europea alla folle escalation bellica in atto nel mondo. L’operazione prevede anche un tentativo costante di inventare contrapposizioni frontali che non ci sono sui temi della legge 194 che nessuno – e certo non io – intende toccare. C’è anche chi s’impegna per equiparare un certo generale e chi, come me, lavora per la pace. Un giochetto assurdo e fuorviante”. Marco Tarquinio, candidato indipendente del Pd alle Europee, ribadisce e sottolinea che il suo impegno fondamentale è a favore della pace e della promozione della diplomazia come via maestra per garantirla.
"L’Europa deve tornare ad avere questo ruolo, a essere protagonista di una cultura e un’azione globale in grado di favorire la convivenza e non lo scontro, che, come purtroppo si vede, alimenta solo guerre feroci e sempre più rischiose per la stessa sopravvivenza dell’umanità", prosegue.
"Detto questo, so bene che ogni campagna elettorale è convulsa. Di più quando i tempi sono stretti, i temi sono complessi e contrastanti e i partiti e le coalizioni sono democraticamente compositi. Credo, però, che ciascuno dovrebbe cercare di contribuire alla chiarezza, al civile confronto delle idee e delle proposte. E non alimentare uno scontro anche qui di tipo bellico. Tutto ciò minaccia di allontanare ancora di più gli elettori dalla partecipazione diretta con l’espressione del voto", conclude.
- 15:02 - Rai: Paita, 'attacco a Boschi vergognoso, M5S senza pudore'
Roma, 10 mag. (Adnkronos) - "La ricostruzione raffazzonata e fantasiosa con la quale il Movimento 5 Stelle attacca Maria Elena Boschi, che in Commissione di vigilanza ha chiesto come mai la Rai debba ricorrere ai servizi del Fatto quotidiano e non utilizzare le tante professionalità interne, è vergognosa". Lo dice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva.
"Secondo i grillini - prosegue Paita - il governo di Matteo Renzi avrebbe occupato ogni possibile pertugio del potere; si dimenticano, o fanno finta di farlo, che in quella stagione non ci fu nessuna occupazione e che l’unica regola che venne seguita fu quella di rispettare la parità di genere, un unicum che non si è mai più verificato nella storia d’Italia. È francamente imbarazzante che chi, un tempo è stato teleguidato da Rocco Casalino, lanci questo tipo di accuse. Gli italiani sanno benissimo come i grillini hanno gestito la cosa pubblica, a partire dalla Rai e dall’informazione. Per rinfrescarsi la memoria sarebbe sufficiente ricordare di quando Giuseppe Conte, da presidente del consiglio, utilizzò il dramma della pandemia per far crescere il numero dei suoi follower sui social media. Per fortuna quella stagione è alle spalle e non tornerà più. Siamo ovviamente con Maria Elena della quale condividiamo in toto l’intervento e le parole".
- 15:01 - Spezie contaminate, l'immunologo: "Nuovo allarme dall'India, in Italia sono sicure"
Roma, 10 mag. (Adnkronos Salute) - Dall'India arriva un allarme sulle spezie. La Food Safety and Standards Authority of India (Fssai), l'ente governativo indiano che si occupa della regolamentazione degli alimenti, sta indagando sulla presenza di sostanze tossiche in spezie prodotte da aziende locali. Il rischio è che ci possa essere l'ossido di etile, un pesticida ritenuto altamente cancerogeno. "Nel 2020 una serie di warning diffusi dal sistema europeo Rasff (Rapid Alert System for Food and Feed), avevano preallertato i Paesi europei circa l'ingresso nel Vecchio continente di alcuni alimenti contaminati da ossido di etilene. Oggi il tema si ripropone per prodotti a base di sesamo, ma anche di erbe ed altre spezie provenienti dall'India, nei quali sarebbero stati rilevati elevati valori di questo gas". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è Mauro Minelli, immunologo e docente di Fondamenti di dietetica e nutrizione all'Università Lum.
Sul ritorno dell'allarme per l'ossido di etilene, "pur ritenendo doverosa e meritoria l'azione di monitoraggio che, a garanzia della salute del consumatore, gli enti preposti sono chiamati a svolgere per far sì che le sostanze alimentari siano sempre conformi agli standard sanitari e di sicurezza, va tuttavia sempre ribadita, in circostanze come questa, la necessità di non generalizzare, magari contingentando, in questo caso, il richiamo alla prudenza solo alle produzioni indiane commercializzate anche in Europea con i marchi Mdh ed Everest".
"Come dire, in altri termini, che non tutte le spezie sono uguali e che la maggior parte delle spezie consumate nel mondo sono da considerarsi sicure quando di qualità elevata, conservate in modo corretto, preferibilmente in contenitori ermetici e al riparo dalla luce e dall'umidità, e comunque utilizzate in quantità moderate. Al consumatore - suggerisce l'immunologo - spetterà il compito di fare attenzione alla provenienza delle spezie che acquistano e consumano, considerando, tra l'altro, la rilevanza tutt'altro che marginale che nel nostro Paese ha da sempre la coltivazione di spezie ed erbe aromatiche, elemento di grande valore nella tradizione culinaria italiana".
- 15:01 - Superbonus: Boccia, 'Tajani è all’opposizione, maggioranza conscia aberrazioni giorgettiane'
Roma, 10 mag. (Adnkronos) - “Oggi appendiamo che un auterevole esponente del governo, niente meno che il vice premier Antonio Tajani, ha delle ‘perplessità sulla retroattività dell’ultima proposta del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti’. Diamo il benvenuto a Tajani e a FI tra coloro che pensano che le proposte del governo in materia di superbonus siano sbagliate e dannose per molte aziende e famiglie. E lo spalma crediti ‘obbligatorio, per 10 anni è una scelta che, da opportunità per alcuni, può trasformarsi in colpo mortale per tante imprese del settore edilizio". Così il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.
"Dopo aver raccontato bugie sull’esplosione della spesa del superbonus - prosegue l'esponente dem -, colpevolmente alimentata dal governo Meloni nei 18 mesi del suo Governo, oggi siamo alle divisioni nella maggioranza dove si stanno accorgendo forse delle aberrazioni giorgettiane. Siamo prontissimi ad accogliere tra le file dell’opposizione il ministro degli Esteri e il suo partito che forse si stanno rendendo conto che il governo Meloni è totalmente incapace di rispondere alle emergenze economiche del Paese".
- 14:55 - Rai: Faraone (IV), 'Gubitosa cancella i fatti per difendere il Fatto'
Roma, 10 mag. (Adnkronos) - “Ai pentastellati basta toccargli Marco Travaglio ed il salvataggio della Rai al suo gruppo editoriale, per provocare un vero travaso di bile. Così ne fa le spese Maria Elena Boschi, rea di aver ricordato un patto contro natura”. Lo dichiara il presidente dei deputati di Italia Viva, Davide Faraone.
“Gubitosa cancella i fatti per difendere Il Fatto e dimentica che il primo a usare per le nomine la legge contro cui si scaglia è stato Conte con il governo gialloverde, per metterci gli amici e il sovranista Foa. Oggi attacca noi per far dimenticare quella triste stagione e il baratro in cui ha gettato non solo l’azienda, ma il Paese”, conclude.