Salta la deroga sul nuovo aeroporto di Firenze. I relatori alla legge di Stabilità, infatti, alle 7 del mattino hanno ritirato l’emendamento che puntava ad escludere lo scalo dall’obbligo di Valutazione di impatto ambientale (Via) e dai vincoli urbanistici e paesaggistici. Le opposizioni avevano minacciato di fare ostruzionismo e bloccare i lavori in commissione Bilancio se la richiesta di modifica non fosse stata ritirata. L’accusa era che l’esecutivo volesse favorire l’amico di Renzi e presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai, rendendo più facile e veloce la costruzione del nuovo scalo.
Ci informano che Marco Carrai, presidente Toscana Aeroporti, sia appena entrato a Palazzo Chigi
— Marco Baldassarre (@kito_84) December 15, 2015
La preoccupazione ora è che il provvedimento possa essere ripresentato in Aula: “Se”, hanno annunciato i deputati di Alternativa libera-Possibile, “il presidente del Consiglio pensa di ripresentare l’emendamento alla Camera, magari in un maxi-emendamento, blindandolo con la fiducia, metta in conto di dover farci portare via di peso dalle emiciclo di palazzo Montecitorio perché combatteremo con tutte le nostre forze per evitare questo scempio”. I deputati del Carroccio condannano il tentativo di “favore di Stato” all’amico del segretario Pd: “La norma con un colpo di penna”, hanno commentato Barbara Saltamartini e Roberto Simonetti, “avrebbe cancellato tutte le procedure di valutazione ambientale, paesaggistica e urbanistica con una semplice ‘autocertificazione’. Abbiamo sventato l’ennesimo ‘favore di Stato’, un affare da centinaia di milioni di euro a favore di chi ha in gestione l’aeroporto: Marco Carrai uno degli uomini più legati a Renzi, al vertice insieme a Lotti e Boschi della fondazione che organizza la Leopolda”.
Intanto festeggia per il blocco dell’emendamento anche Forza Italia: “Dopo una battaglia in commissione durata 4 giorni”, ha dichiarato la deputata Stefania Prestigiacomo, “finalmente il governo ha ritirato l’emendamento che escludeva tutte le strutture aeroportuali italiane dalla valutazione di impatto ambientale solo in palese contrasto con l’Unione europea e le direttive comunitarie che avrebbe sicuramente comportato l’apertura della procedura di infrazione solo per superare alcune difficoltà sorte e i problemi relativi alla via per l’aeroporto di Firenze. Questa battaglia è stata condotta in modo unitario con tutte le opposizioni e finalmente vinta alle 7 del mattino”.
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