“La trattativa è anche uno stato di necessità per le nostre classi dirigenti che, invece, di fare la guerra alla criminalità organizzata per vincerla ti dicono “ma che se matto? Quelli ricominciano a sparare”. E poco importa che noi abbiamo 350mila uomini in armi che potrebbe sconfiggere camorra, ‘ndrangherta e mafia che insieme hanno massimo 40mila uomini. E così ancora oggi il sistema italiano di combattere la criminalità organizzata è solo quello di mettersi d’accordo”. Queste le parole del direttore de Il Fatto Quotidiano Marco Travaglio, intervenuto a Napoli alla proiezione del film-documentario “La trattativa” di Sabina Guzzanti. Tra gli ospiti anche il pm del processo sulla trattativa Stato-mafia Nino Di Matteo, accolto da un lungo applauso. “La magistratura – ha detto – deve accertare la verità anche e soprattutto su fatti che solo apparentemente sono lontani, ma che continuano ad avere i loro effetti ancora oggi”. “La trattativa continua ancora oggi?”, si chiede invece il sindaco di Napoli Luigi de Magistris il quale sottolinea anche i troppi segreti legati ancora alle stragi. “L’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – spiega il sindaco – è uno di quelli che, avviando l’iter per la distruzione delle sue intercettazioni telefoniche, ha oggettivamente e soggettivamente ostacolato il processo sulla trattativa” di Fabio Capasso
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