Le notizie sono scarse ma vale la pena di raccontare quello che sappiamo. In due cittadine, Deir az- zor e Almyadin, posti ai confini con l’Iraq, sull’Eufrate, due donne e relativi mariti sono stati decapitati per atti di stregoneria. Avevano trovato addosso delle donne degli amuleti e questo è bastato perché fossero messi a morte.

Nell’Islam la stregoneria e chi la pratica è condannato all’inferno. Ma quelli dell’Isis pensano di aver il diritto di fare subito giustizia. Secondo la leggenda anche Maometto fu vittima di questa pratica, ma Dio non permise che gli fosse fatto alcun male. Dio però non lo ha permesso per queste due donne e la punizione è stata la loro decapitazione. Non è la prima volta che delle donne sono ammazzate per motivi diversi. Basta un rifiuto di sposare un militante jiadista per essere condannata a morte. Una donna è stata mandata a morte perché ha criticato la demolizione di un sito archeologico, un’altra lapidata dallo stesso padre e così via gli esempi potrebbero moltiplicari. A proposito di queste due donne decapitate potremmo chiederci, se non fosse una macabra considerazione, che l’Isis comincia a praticare una uguaglianza tra maschi e donne partendo da una parità sui metodi con cui dare la morte.

Vi è altro in questa euforia sanguinaria. Secondo me vi è un attacco ad un islam popolare, (sembrerebbe che uno dei mariti della donna fosse un sufi), ad un islam che confonde gli insegnamenti del corano con pratiche religiose ancestrali e preislamiche. Nello spirito millenarista che caratterizza la sua politica, l’Isis deve distruggere tutto quello che non si accorda con la propria visione del mondo. D’altra parte pratiche de genere sono riscontrabili in altre religioni, alcune volte con la complicità di una archeologia scorretta che ha preferito distruggere anziché conservare e valorizzare, perché l’oggetto, il manufatto non apparteneva ad una continuità storica stabilita dal potere.

Sihr in arabo la stregoneria, aveva visto solo uomini andare a morire con la testa mozzata, da qui probabilmente il clamore per i fatti avvenute nelle cittadine vicino Raqqa. Ora i conti tra maschi e femmine, in linea di principio sono pareggiati, si può passare a scovare gli accoliti della stregoneria e si può uccidere chi consulta un oroscopo perché non si può predire il futuro, bisogna fidarsi solo di Dio.

E’ pericoloso intrecciare una corda e fare dei nodi perché sicuramente ad ogni nodo corrisponde il male per le persone. Bisogna fare attenzione a non essere scoperti a fare malefici. Ben presto si perderà il piacere di fare fatture magari contro la virilità maschile. Aumenteranno la delazione contro quelle donne che saranno sospettate di stregoneria, anche le dispute tra famiglie potranno avere questi risvolti: “quella è una strega, l’h vista che preparava una pozione”. Insomma un Isis che cerca, almeno in questo di essere come noi, solo che noi abbiamo smesso di processare le donne e mandarle al rogo nel diciottesimo secolo.

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