Per Stati Uniti e Cuba è arrivato anche l’annuncio ufficiale del disgelo diplomatico. Dopo la stretta di mano tra Barack Obama e Raul Castro che ha segnato la fine di 50 anni di ostilità e il via libera ai collegamenti tra i due Paesi, il presidente americano e del segretario di stato John Kerry oggi annunciano l’apertura delle reciproche ambasciate a Washington e l’Avana. Una decisione che arriva in seguito a una lunga tornata di colloqui e negoziati, e che rappresenta un passo in avanti fondamentale per ristabilire le normali relazioni diplomatiche tra i due Paesi.

Secondo fonti dell’amministrazione statunitense, il giorno dell’annuncio potrebbe essere il 1° luglio. Mentre secondo il sito web Cubadebate, che cita un comunicato, il ministro degli esteri cubano Marcelino Medina Gonzalez nelle prossime ore incontrerà Jeffrey De Laurentis, capo della “sezione degli interessi” Usa che consegnerà una lettera del presidente Barack Obama, indirizzata al presidente Raul Castro sul “ristabilimento dei rapporti diplomatici tra Usa e Cuba e l’apertura delle ambasciate”.

“Ora il Congresso deve agire sull’embargo su Cuba”, ha detto il presidente degli Stati Uniti, sottolineando come “l’embargo non ha funzionato per 50 anni”.

L’ultimo passo verso un ritorno alla normalità tra i due Paesi era stato compiuto lo scorso 29 maggio, con l’annuncio del Dipartimento di stato americano della cancellazione di Cuba dalla ‘lista nera’ degli stati considerati sponsor del terrorismo, dopo ben 33 anni.

Una decisione che era stata preceduta da tanti altri passi più piccoli che però tutti insieme hanno finito per rafforzare la fiducia tra le due capitali, che hanno finora sfruttato al massimo lo spiraglio che fu aperto dalla ormai storica stretta di mano tra Barack Obama e Raul Castro alle commemorazioni in Sudafrica per la morte di Nelson Mandela.

Ora, una volta riaperte le ambasciate, sarà molto più facile proseguire sulla strada di una normalizzazione delle relazioni non solo diplomatiche ma anche economiche, commerciali e turistiche tra i due Paesi. E affrontare la sfida più grande: quella della fine dell’embargo verso l’isola caraibica. Una decisione per la quale non basterà la volontà della Casa Bianca, ma che dovrà passare dall’approvazione del Congresso americano.

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