“Ora la preside deve inviare una lettera di scuse alle famiglie”. Così dice Miur, contattato da ilfattoquotidiano.it, dopo che ieri ha convocato la dirigente scolastica dell’istituto “Via Micheli” di Roma, Anna Maria Altieri nell’ufficio scolastico del Lazio per chiederle di annullare la circolare contro la teoria del gender inviata ai genitori dei suoi studenti lo scorso 17 giugno. La comunicazione è stata ritirata e oggi non ha più alcuna validità. Nel mirino l’articolo 2 del ddl sulla riforma della scuola in discussione al Senato. Quello che si richiama alle linee guida dell’educazione di genere, messe a punto dal Miur insieme alle Regioni, e prevede di includere nei programmi scolastici i temi dell’uguaglianza, delle pari opportunità, delle differenze di genere e della violenza contro le donne basata sul genere.

“Visto il silenzio della maggior parte degli organi di stampa” su quanto sta avvenendo, si legge sulla nota firmata dalla dirigente, le famiglie sono invitate “ad approfondire la questione” sul sito internet difendiamoinostrifigli.it, sito in cui si promuove anche il Family Day di piazza San Giovanni a Roma. “La realtà che si prefigura nell’immediato futuro (già dal settembre 2015, se passasse la legge attualmente in discussione) è l’introduzione nella scuola di ogni ordine e grado dell’educazione alla parità di genere”, continua la preside, che tira poi in ballo presunte “Linee guida dell’organizzazione mondiale della Sanità per l’educazione sessuale nelle scuole“.

CircolareTra i vari punti contenuti, secondo lei, ci sarebbe “da 0 a 4 anni: masturbazione infantile precoce” e “da 4 a 6 anni: masturbazione, significato della sessualità: il mio corpo mi appartiene. Amore tra le persone dello stesso sesso, scoperta del proprio corpo e dei propri genitali“.

Un discorso che su Facebook il sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, alla vigilia dell’intervento del Ministero, ha giudicato “inaccettabile”. “La dirigente scolastica non deve essersi informata a dovere – continua Faraone -: non c’è alcun emendamento su nessuna teoria del gender. Il ddl in esame al Senato in questi giorni parla di educazione alla parità tra i sessi, prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni. Non vedo come questo potrebbe danneggiare gli studenti, i docenti e le famiglie italiane. Sono cose che le scuola dovrebbe insegnare a prescindere, per sua natura, se vuole educare cittadini consapevoli“.

Il Miur non è disposto ad accettare compromessi: “È opportuno che la preside spieghi alle famiglie che l’iniziativa è partita da lei e il ministero non c’entra niente”, precisano dal ministero a ilfattoquotidiano.it, aggiungendo che nella circolare non solo è stata dichiarata una falsità, quella sull’articolo 2 del ddl sulla “Buona scuola”, ma contiene anche un messaggio politico, poiché il sito web suggerito per documentarsi è proprio quello del Comitato “Difendiamo i nostri figli” che ha organizzato il Family day, la manifestazione in piazza San Giovanni contro “l’ideologia gender” a scuola e in difesa della famiglia tradizionale.

(La circolare dal blog Abbattoimuri)

 

Articolo Precedente

Maturità 2015, “quattro studenti su 10 conoscono già le materie della 3° prova”

next
Articolo Successivo

Università: da Roars la proposta di reintrodurre i ricercatori a tempo indeterminato

next