“Chiudiamo i campi rom con il cervello non con le ruspe”, così il consigliere capitolino dei radicali Riccardo Magi presenta le due delibere di iniziativa popolare per riformare il sistema dell’accoglienza a Roma. La raccolta firme per proporle in Campidogolio sarà attiva già dal pomeriggio al gaypride. “Spendiamo 25 milioni di euro per non integrare i Rom, 3 mila euro a famiglia per campi e centri d’accoglienza fatiscenti, criminalità politica e organizzata hanno creato lo status quo, serve una risposta seria, un percorso di integrazione attraverso bonus casa e lavoro”, spiega Magi. “I nuclei familiari Rom a Roma sono 1200 su una popolazione di 3 milioni di persone, un peso irrilevante rispetto ad altre città europee, è il nostro sistema ad essere inefficiente: proponiamo un monitoraggio, non più grandi strutture ma piccoli centri per effettuare un maggiore controllo”, aggiunge.”Poco o niente di questo fiume di denaro pubblico finisce nelle tasche dei Rom, il senso comune dice “si specula sui rom”? Eliminiare i rom? Non accogliere più i profughi? Soluzioni da un minuto di gloria, ma questo è un fenomeno strutturale non un’emergenza, è il peso della corruzione che va eliminato”, dice Emma Bonino. “In Europa ci prendono per isterici, le cifre parlano chiaro, i numeri degli arrivi sono identici all’anno scorso, serve un percorso meno popolare e difficile di integrazione democratica”  di Irene Buscemi

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