“Massimo rispetto, massimo dialogo. Questo provvedimento verrà compreso a fondo, capito e apprezzato”. Così il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, bolla la riforma della Buona Scuola al termine della riunione nella sede del Pd con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, e i componenti dem della Commissione Istruzione. Di tutt’altro avviso, invece, l’altra ex titolare del dicastero, Maria Chiara Carrozza, che lancia il suo grido d’allarme: “Le assunzioni di ruolo per il nuovo anno scolastico saranno un massacro. Per esperienza personale ho visto l’inizio dell’anno scolastico e siamo già in ritardo. Il rischio grosso – prosegue – è che a settembre con ce la facciamo ad avere gli organici al completo”. La Carrozza, pur riconoscendo lo sforzo delle 100mila assunzioni, definito “un passo avanti incredibile”, sottolinea conunque che “l’assunzione dei precari non è la riforma della scuola“. Sono tanti i punti della riforma che si possono correggere. “Tante persone  che – spiega la Carrozza –  hanno investito nell’abilitazione, ora si ritrovano fuori da questo piano assunzione. E non includere un piano con un indirizzo delle materie è un errore. Occorre dare un obiettivo specifico e di ampio respiro”. La Carrozza critica anche il ruolo del preside-sindaco “che decide tutto” e sulla consultazione online del governo Renzi sulla riforma afferma: “E’ stata venduta per più di quello che era. Un conto è coinvolgere il Paese su come dov’essere il futuro della scuola italiana, un altro è un questionario online”  di Manolo Lanaro

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