Allarme maltempo a Roma e in molte zone del Paese, dal Nord al Sud Italia. L’allerta è ancora massima in tre regioni – Lazio, Sicilia e Calabria – e nel Nordest, dove è atteso nelle prossime ore un ulteriore peggioramento con precipitazioni, nubifragi e temporali. Migliora invece la situazione a Carrara dopo il crollo di un argine del fiume Carrione. Nella Capitale rimangono chiusi i siti archeologici – Colosseo compreso – e tutte le scuole di ogni ordine e grado anche in provincia. Tutte le quattro stazioni della metro A che erano state chiuse in mattinata (Giulio Agricola, Porta Furba, Lucio Sestio e Colli Albani) sono state riaperte. Il vicesindaco Luigi Nieri, al termine della riunione in Prefettura, ha comunicato che fino a mezzanotte resta il codice rosso e la massima allerta, poi il 7 novembre scatterà il codice arancione.

Traffico interdetto in una parte di via dei Cerchi, vicino a Circo Massimo, e in un senso della Galleria Giovanni XIII, mentre il sindaco Ignazio Marino invita i romani “a limitare l’utilizzo dell’automobile perché se effettivamente ci saranno le precipitazioni che si prevedono addirittura tra 6 e 12 centimetri d’acqua in poche ore è evidente che si potrebbero creare disagi e incidenti”. Alle 18, ha aggiunto Marino, “faremo il punto, insieme al Prefetto, per verificare se sia il caso di prolungare o meno, nella giornata di domani (7 novembre), le precauzioni assunte per oggi, quindi naturalmente anche la riapertura delle scuole”.

Nel pomeriggio è infatti previsto un netto peggioramento delle condizioni meteo, con il rischio di una ‘bomba d’acqua’. La situazione meteorologica sul Lazio, secondo la Protezione Civile, potrebbe toccare il picco in serata e in nottata: intanto l’allerta rimane a livello “rosso”. E la conferma arriva anche da Mauro Grassi, direttore della struttura di missioni contro il dissesto idrogeologico di Palazzo Chigi, che ai microfoni di “Voci del mattino” su Radio 1 in mattinata, invece, aveva parlato di livello “viola” per la Capitale.

Roma, scuole chiuse e traffico rallentato – Sulla Casilina ci sono alcuni semafori in tilt. Sul Gra forti rallentamenti in seguito alla chiusura di alcune corsie. Altre zone allagate sono: via Cilicia, al sottovia della stazione Tuscolana; via di Torpignattara ; via della Maglianella; la zona di Porta Metronia; piazzale Ostiense. Allagate alcune strade anche nell’area di Ponte Milvio e Prima Porta, e poi ancora su viale Manzoni, viale Falcone e Borsellino, viale Castrense, piazzale Appio. Si segnalano code tra la Tangenziale Est e via Nola, in direzione San Giovanni. Vari disagi anche su viale Regina Elena, e in molte zone del centro, a causa della chiusura di via dei Cerchi e al Circo Massimo, per via di un albero pericolante. Finora sono stati segnalati 12 interventi per la rimozione di rami e alberi caduti durante la notte.

Il sindaco invita chi può a rimanere a casa. Tutte le scuole, dagli asili ai licei di capitale e provincia, sono chiuse, per ordine del prefetto Giuseppe Pecoraro. Anche La Sapienza e Roma Tre hanno sospeso le attività, mentre a Tor Vergata continuano regolarmente lezioni ed esami. Inaccessibili anche i cimiteri e tutti i siti archeologici statali di Roma e Lazio, compresi i seminterrati e i sotterranei degli edifici di pertinenza del Mibac. Per quanto riguarda gli aeroporti, il traffico aereo di Fiumicino è regolare, nonostante lì stia piovendo dalle 6 del mattino. A Ciampino, invece, sei voli Ryanair (quelli da Bari, Siviglia, Madrid, Cagliari, Budapest e Niederrhein) sono stati dirottati su Fiumicino.

Carrara – Solo 24 dei 450 sfollati a Marina di Carrara per l’alluvione causata dal crollo di un argine del fiume Carrione hanno dormito nel centro di accoglienza allestito dalla Protezione civile nei padiglioni fieristici di Carrara Fiere. Molti hanno trovato riparo da parenti e amici. Stamani la situazione sta migliorando: circa due terzi dell’acqua che aveva invaso strade, garage, cantine e i piani bassi delle abitazioni è defluita lasciando, però, una coltre di fango che rende difficile la circolazione. Riaperto anche il porto e il viale di accesso dove ieri erano rimasti bloccati i tir. Diverse strade di Marina di Carrara ancora impraticabili. Molti degli interventi, secondo quanto si apprende, saranno comunque effettuati dal Consorzio di bonifica. Sul fronte giudiziario il procuratore capo Aldo Giubilaro, confermando l’apertura di un fascicolo con l’ipotesi di disastro colposo, ha annunciato anche una possibile svolta in una seconda inchiesta che riguarda sempre il crollo di un argine del Carrione avvenuto nel novembre 2012, un chilometro a monte dal luogo dove ieri si è aperta la voragine. Da poco depositata anche la perizia sul crollo dell’argine all’altezza del ponte sulla statale Aurelia.

Venezia –  E’ di 103 centimetri alle 9.50 il ‘picco’ di acqua alta registrato a Venezia. Secondo quanto previsto dal Centro maree del Comune di Venezia la nuova massima ci sarà in serata alle 22.35 con 110 centimetri.
La situazione diventerà più difficile venerdì 7 novembre: alle 10.10 è calcolata un innalzamento dell’acqua di 135 centimetri.

Catanzaro –  Il sindaco Sergio Abramo, preso atto dell’avviso trasmesso dalla Prefettura, con il quale vengono preannunciate condizioni meteorologiche avverse nelle giornate del 7 e 8 novembre, ha disposto la chiusura di tutti i plessi scolastici di ogni ordine e grado della città per il 7 e 8 novembre. “Un provvedimento precauzionale – è scritto in una nota – a salvaguardia della salute e dell’incolumità degli alunni e di tutti i soggetti che operano nell’ambito scolastico al fine di evitare i potenziali rischi o pericoli derivanti dall’avversità meteorologica. L’amministrazione comunale, per quanto di propria competenza, sta mettendo in atto le misure e le azioni volte al contrasto dei possibili effetti che il maltempo potrebbe procurare”.

Liguria – Sono in lenta discesa, o stazionari, in Liguria, i livelli dei torrenti monitorati da Arpal, anche se non sono da escludere innalzamenti repentini sui piccoli rivi, legati a possibili scrosci di forte intensità generati dai temporali attualmente in atto sul territorio. Nelle ultime tre ore le precipitazioni registrate sulla parte centro-orientale della regione risultano di debole intensità, con locali scrosci più intensi legati a rovesci o temporali.

Friuli Venezia-Giulia – Fiumi sotto stretto controllo dalla notte scorsa in Friuli-Venezia Giulia, dove i principali corsi d’acqua hanno superato il livello di guardia a causa delle forti piogge protrattesi fino alle prime ore del mattino. Lo riferisce il servizio regionale della Protezione civile. I fiumi attualmente sottoposti a stretto controllo sono in particolare l’Isonzo, che a Gradisca (Gorizia) ha superato gli otto metri, il Tagliamento, il Livenza e il Meduna che, alle porte di Pordenone, ha raggiunto 20,88 metri.

La Protezione civile ha attivato sul territorio 325 volontari di 71 Comuni per il monitoraggio del territorio e per interventi di ripristino o gestione viabilità in conseguenza ad allagamenti o piccoli smottamenti. In particolare, dalle ore 23 di ieri sera alle 2 della notte, l’area isontina (nei Comuni di Cormons, Farra d’Isonzo, Gorizia, Gradisca, Mossa, Ronchi dei Legionari, San Pier d’Isonzo, Staranzano), una parte dell’area udinese (Aquileia, Fiumicello, Ruda, San Giovanni al Natisone, Villa Vicentina) e il Comune di Brugnera nel Pordenonese sono stati interessati da intense precipitazioni che hanno comportato locali allagamenti e problematiche alle reti di drenaggio urbano.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Stefano Cucchi, una strada per ricordarlo

next
Articolo Successivo

Carrara, non c’entra solo l’argine crollato: “Colpa anche degli scarti di marmo”

next