Scontri a Torino al corteo della Fiom contro il vertice Ue sul lavoro in programma al teatro Regio. Alla manifestazione, al fianco dei sindacalisti, anche un nutrito spezzone di studenti e centri sociali. La situazione precipita in piazza Castello, quando dal palco stanno già intervenendo Maurizio Landini e i dirigenti del sindacato delle tute blu Cgil. La parte dura del corteo lancia di tutto alle forze dell’ordine che, in assetto antisommossa, risponde con idranti e lacrimogeni. E’ il parapiglia e a poco servono i tentativi del servizio d’ordine dei metalmeccanici di fare rientrare la situazione: nel corso dei disordini almeno sei manifestanti sono stati bloccati dalla polizia che ha anche portato via il furgoncino che era in testa al corteo degli antagonisti. La Fiom prende le distanze: “Qualcuno ha scelto di tentare di rovinare questa giornata in modo sciocco”, attacca Landini. “Il numero delle persone coinvolte nei disordini era irrisorio: cinquanta o cento al massimo, di fronte a migliaia di lavoratori”, puntualizza il segretario generale del sindacato torinese, Federico Bellono di Cosimo Caridi
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