“Il mio ruolo di leader è sempre a disposizione. Chi è andato via ha messo in discussione la linea politica di Sel non le persone. La linea politica è stata decisa dal congresso e ribadita dall’Assemblea in cui il mio documento ha preso il 95% dei voti. Non ci posso fare niente”. Così Nichi Vendola risponde ai cronisti che gli chiedono se sia pronto a lasciare la leadership di Sel all’indomani delle liti sugli 80 euro del decreto Irpef che hanno psinto Claudio Fava e Gennaro Migliore, due degli esponenti più rappresentativi di Sinistra Ecologia e Libertà, a dimettersi. Decisione presa anche da Titti Di Salvo e Ileana Piazzoni. Ma non è finita qui. Perché sarebbero una decina i parlamentari – tra i quali Nazareno Pilozzi, Guido Quaranta, Alessandro Zan e Fabio Lavagno – che dovrebbero seguire Migliore. “Quando una comunità si spacca in modo così plateale è comunque una ferita. Sono molto dispiaciuto. Ma – sottolinea Vendola – noi rimaniamo all’opposizione per sfidare Renzi a cambiare agenda politica per combattere contro l’austerity”  di Manolo Lanaro

 

 

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