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Renzi, Padoan, Guidi e Poletti in extremis pubblicano i redditi. Manca la Giannini

A poche ore dalla scadenza dei termini previsti dal decreto Monti sulla trasparenza nella pa, il premier, i tre ministri e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio hanno messo online le proprie dichiarazioni dei redditi. Ma manca ancora quella del ministro dell'Istruzione, università e ricerca, Stefania Giannini
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A meno di un giorno dalla scadenza prevista dalla legge, e dopo che ilfattoquotidiano.it ha ricordato al governo che il tempo stringeva, il premier Matteo Renzi, i ministri Pier Carlo Padoan, Federica Guidi e Giuliano Poletti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, hanno messo online – sul sito di Palazzo Chigi o su quelli dei rispettivi dicasteri –  il dettaglio sui propri redditi. Come previsto dal decreto Monti, che dispone la pubblicazione entro tre mesi dalla nomina. Ancora “latitante”, invece, la dichiarazione dei redditi del ministro dell’Istruzione, università e ricerca Stefania Giannini. Il premier e i tre ministri vedono tutti peggiorare la propria situazione economica rispetto: da membri del governo guadagnano meno che con i precedenti incarichi. L’unico che sta meglio adesso è Delrio, braccio destro di Renzi, che da sindaco di Reggio Emilia percepiva “solo” 97.492 euro mentre ora sale a 114.796,68.

Lo stipendio da presidente del Consiglio percepito da Renzi, identico a quello dei ministri e di Delrio, ammonta a 114.796,68 euro lordi l’anno, meno di quanto dichiarato nel 2013 in relazione all’anno prima, quando, da sindaco di Firenze, ha guadagnato 145.272 euro. Renzi non dichiara il possesso di auto, ma la moglie Agnese ha una Volkswagen Sharan. Anche Padoan diventa più povero: come vicesegretario e capo economista dell’Ocse percepiva circa 216mila euro, un reddito peraltro – spiega lo stesso ministro dell’Economia nella dichiarazione sul sito – non soggetto a tassazione (era residente all’estero e dipendente di una organizzazione internazionale). Ben di più, dunque, rispetto al compenso annuo lordo da ministro. Padoan è poi proprietario di un appartamento e un box a Roma e di una Mercedes Classe A, mentre non possiede titoli o attività finanziarie. 

Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, riceve da ministro uno stipendio netto mensile di 5.490 euro (114.796 l’anno) a cui vanno aggiunte però la diaria massima di 3.373 euro al mese in caso di permanenza a Roma per almeno 15 giorni e la diaria fissa mensile di 129,68 euro. Nel complesso, un guadagno inferiore a quello dichiarato del 2012 da presidente di LegaCoop e dell’alleanza delle cooperative. Dalla scheda trasparenza emerge infatti che il suo reddito imponibile nel 2012 è stato di 192.623 euro. Poletti dichiara di avere un fabbricato a Mordano con terreni per circa 10.000 metri quadri, una Peugeot 207 del 2007, un camper del 2006 e una roulotte del 1986. 

Per Federica Guidi, titolare del ministero dello Sviluppo, il reddito quest’anno sarà pressoché dimezzato rispetto a quello che percepiva prima, da imprenditrice: nel 2012 ha guadagnato infatti 298.708 euro lordi, che ora scendono a 114.796 lordi oltre alla diaria mensile di 3.503 euro. La Guidi, ex ad di Ducati energia, ha diversi fabbricati a Castel Nuovo Rangone e Forte dei Marmi ma non possiede auto né altri beni mobili registrati. 

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