Vietata la vendita dei prodotti alimentari provenienti da terreni a rischio nella Terra dei fuochi. Lo ha stabilito un decreto interministeriale “attivo – ha sottolineato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin – da subito”. Oltre a questo provvedimento, il ministero delle Politiche ha presentato i risultati di un’indagine dalla quale emerge che “su un totale di 1.076 km quadrati di terreni mappati in 57 comuni (tra la provincia di Napoli e Caserta, ndr) – si legge nella mappatura -, le aree ritenute sospette rappresentano soltanto il 2%, per un totale di 21,5 km quadrati”. Il governo ha comunque individuato 51 siti su cui devono essere effettuati interventi di salvaguardia.
L’analisi sui terreni presentata oggi dal governo in una conferenza stampa a Palazzo Chigi “è una tappa intermedia”, ha detto il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina nel corso dell’incontro a cui hanno preso parte anche il ministro della Salute, Lorenzin, dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. “Questa tappa – ha sottolineato Martina – consentirà di procedere verso tutti i passaggi successivi per l’analisi dei territori”. “Si sta parlando dello 0,01% del territorio della Regione”, ha precisato Caldoro. Mentre il provvedimento interministeriale sui prodotti alimentari provenienti dalle aree a rischio precisa che la vendita “è consentita ad almeno una di queste condizioni: che le colture siano state già oggetto di controlli ufficiali con esito favorevole negli ultimi 12 mesi; che siano state effettuate indagini, su richiesta e con spese a carico dell’operatore, dall’Autorità competente, con esito analitico favorevole”. A inizio febbraio, ilfattoquotidiano.it riportò la notizia che i due colossi Findus e Orogel non acquistavano più frutta e verdura proveniente dall’area interessata dallo smaltimento criminale di rifiuti.
“Fino a 3 mesi fa sulla Terra dei fuochi c’era una specie di sipario chiuso, che abbiamo aperto con una serie di provvedimenti importanti, con l’obiettivo di risolvere i problemi. Un lavoro poderoso, importante. Abbiamo già avviato lo screening di massa su questi territori per dare certezza e sicurezza alla popolazione. Sono stati stanziati 50 mln di euro e stiamo quindi affrontando il problema salute di quelle zone a tutto tondo”, ha aggiunto il ministro della Salute, Lorenzin.
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