La storia di Antonio, che da quattro mesi per arrivare a fine mese si è improvvisato commerciante al mercato di Porta Palazzo, a Torino: vende i suoi oggetti personali, le sue chitarre e raccatta roba lasciata per strada da altri ambulanti. “Ho 58 anni e da 30 anni lavoro in un’azienda” – dice Antonio – “e a metà mese da tre anni mi finisce lo stipendio. E’ finita. E’ finita. E’ una situazione veramente imbarazzante. Avevo una moglie magnifica che ho perso due anni fa. Prima della malattia di mia moglie, ero un dirigente. Se mio figlio fosse autonomo con un lavoro, io andrei a trovare lei”. Nel servizio di Valentina Parasecolo, alcuni commercianti lamentano: “Siamo quattro banchi italiani su 44 – 46 qui. Il resto sono cinesi, che non pagano nulla”. “Sono arrivati gli extracomunitari” – afferma un uomo – “e hanno distrutto tutto. Qui è pieno di abusivi”. “Io non ho dormito per tre mesi” – si sfoga il proprietario di un negozio – “perché non riuscivo neanche ad entrare. Mi insultavano, mi sputavano addosso, mi minacciavano perché non riuscivo ad entrare nel mio negozio”
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Servizio Pubblico, la storia di Antonio: ambulante per necessità
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