Perché io già lo so.

Che un giorno si chiederà:

Dove erano, dove erano i poeti?

Quando il lavoro s’affrancò dalla dignità per bearsi nell’umiliazione; quando le rivolte vennero battezzate psicosi; quando si dismise il culto dei morti, della memoria; quando i prodotti di schiavitù orientali occuparono i tavoli del mondo.

Davanti a ogni animale martoriato, a ogni sorgente avvelenata, dove erano i poeti?

Io già lo so, che fra i tanti silenzi imbarazzati spunterà un mite sorriso. Quello di Liu Xiaobo, nobile poeta ancora oggi in prigione per le proprie parole e azioni. 

di Alessandro Berni

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