La manifestazione di Berlusconi a Brescia è conclusa. I contestatori se ne sono andati e i berluscones raggiungono i loro pullman. Ma un entusiasta Renato Brunetta non ne ha abbastanza, e continua a camminare scortato dai carabinieri per stringere le mani agli ultimi simpatizzanti rimasti. Le poche contestazioni non lo toccano: “Vergogna”, gli gridano, ma lui nemmeno si volta. Poi si accorge delle telecamere che continuano a seguire i suoi siparietti. “Lei che contratto ha?”, domanda al giornalista de il Fatto Quotidiano. “Ah, è stato precario anche lei, al Fatto”, sottolinea vantandosi delle sue riforme contro la precarietà, “che tristezza”. Ma l’ex ministro ignora che il cronista ha sempre avuto un regolare contratto giornalistico con il nostro giornale. Non contento, il capogruppo alla Camera del Pdl torna all’attacco. E sulla possibile condanna definitiva per Berlusconi nel processo Mediaset taglia corto: “Nessuna soluzione politica, giustizia, giustizia, giustizia”. E ancora: “E se condannano Travaglio? Ciao Travaglio”  di Franz Baraggino

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