“Le bonifiche di Bagnoli secondo me non sono fallite. Gli enti che devono certificarle hanno detto che la bonifica è al 45%”. Mario Hubler, amministratore unico di America’s Cup Napoli ed ex direttore generale di Bagnolifutura, appare tranquillo rispetto all’inchiesta che ieri ha portato al sequestro dell’area ex Italsider e Eternit di Bagnoli e che lo vede coinvolto con l’accusa di truffa ai danni dello Stato e disastro ambientale. Avvicinato dalla stampa alla presentazione della regata velica, Hubler si è detto non intenzionato a presentare le dimissioni da capo dell’ACN, la società di scopo che organizza l’evento in programma da domani nel golfo di Napoli. “Ho parlato con tutti i quattro soci dell’ACN, non hanno ravvisato gli estremi per le dimissioni. Se ci fosse stata una necessità di tipo politico alle mie dimissioni non avrei avuto nessun problema in questo senso”. Versione confermata da De Magistris, che prima si dice garantista (“l’indagine è una cosa iniziale, l’avviso di garanzia viene fatto a garanzia dell’indagato, non è che uno perde i diritti civili se viene indagato”), poi afferma di non cogliere il legame tra Coppa America e Bagnoli. Eppure, un legame c’è: lo scorso anno per gli organizzatori la prima scelta come campo di gara era proprio il golfo flegreo, che fu scartato dopo che il Ministero dell’ambiente negò di fatto l’uso dello specchio d’acqua antistante l’ex Italsider a causa del forte inquinamento dell’area  di Andrea Postiglione

Articolo Precedente

25 aprile, colonialismi e seconde generazioni: no al monumento a Rodolfo Graziani

next
Articolo Successivo

Omicidio di Udine, sfuma il movente sessuale. “Ragazze a cavalcioni su di lui”

next