E’ il tempo delle promesse. Mentre Silvio Berlusconi annuncia di voler creare 4 milioni di posti di lavoro detassando le imprese che assumono nuovi collaboratori, Mario Monti lancia il piano economico della sua lista, Scelta Civica. Un piano all’insegna dei tagli: delle tasse, questa volta. Nel documento, articolati in cinque punti, c’è il taglio dell’Irpef, a partire dai redditi medio-bassi, per un totale a “fine legislatura” di riduzione del gettito di oltre 15 miliardi e un dimezzamento del peso Irap sul settore privato entro il 2017, pari a un gettito inferiore di circa 11.2 miliardi rispetto a oggi.
Non è la prima volta che, nel corso di questa campagna elettorale, Monti annuncia un deciso intervento di riduzione delle imposte. Poco più di una settimana fa, nel corso del suo intervento a Omnibus su La7, il Professore aveva annunciato un taglio a Irap e Irpef. Tra le proposte fiscali di Scelta Civica è previsto anche un intervento sull’Imu. Si tratta – secondo il documento – di aumentare a partire dal 2013 la detrazione sulla prima casa da 200 a 400 euro, raddoppiando le detrazioni per figli a carico da 50 a 100 euro per figlio, introducendo una detrazione di 100 euro per anziani soli e persone con disabilità, il tutto fino ad un massimo di 800 euro.
Complessivamente la riduzione del gettito Imu sarà di circa 2.5 miliardi di euro. Per quanto riguarda l’Irpef, Scelta civica punta a una progressiva riduzione del carico a partire dai redditi medio-bassi. “Ci proponiamo – si legge nel piano economico – nell’arco della legislatura una riduzione del rapporto tra gettito Irpef e Pil del 2%”. Sul fronte Irap “l’obiettivo primario è eliminare il monte salari dalla base imponibile dell’Irap”. Il piano economico non prevede invece interventi sull’Iva e sull’Ires.
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