La rivelazione del Monte dei Paschi di Siena di avere occultato milioni di euro di perdite solo settimane prima di chiedere un salvataggio da €3.9 miliardi finanziato dai contribuenti, si abbatte sulla campagna elettorale. Pierluigi Bersani, il segretario del partito che controlla il maggiore azionista di Mps, minaccia di sbranare gli avversari politici che useranno l’argomento contro il Partito Democratico. Il Presidente del Consiglio dimissionario Mario Monti, dovrà portare avanti l’impopolare salvataggio della banca prima delle elezioni di febbraio.
Paolo Manasse – Professore di economia politica dell’Università di Bologna da Milano: “La cosa triste della vicenda Mps è la reazione delle parti politiche che usano come clava elettorale uno scandalo di cui sono responsabili attraverso il controllo delle banche, poi gli stessi politici accusano le banche di non fare credito alle famiglie e alle imprese ma i colpevoli sono proprio loro che in questi anni non hanno voluto abbandonare la presa del sistema bancario”.
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