Chi ha vinto in questo dibattito è stato il politicamente corretto e da oggi in poi si inaugurerà un nuovo modo di parlare e comunicare la politica. Il bassissimo livello cui ci aveva ridotti il berlusconismo, con i suoi utili idioti nei talk show aizzati da pseudo giornalisti è stato superato, chi di dovere ne farà tesoro? Forse questa è stata una lezione anche per Grillo che dovrebbe accogliere il decalogo di consigli di Travaglio: è passato il momento della rottura con le parolacce e il dileggio. E’ arrivato il momento di costruire democrazia interna, dialogo, programma e confronto. Queste sono le parole chiave. La politica non deve diventare spettacolo e il confronto è necessario e non può essere limitato al web.
La televisione è il male del secolo ma anche un potente strumento da dominare e addomesticare alla correttezza. Le primarie del centrosinistra rischiano di diventare un boomerang per Grillo se non si adopera sin da ora a smetterla con le epurazioni, ieri c’erano posizioni diverse, in ogni movimento ci sono dissidenti e critici, se si vuole essere migliori bisogna avere l’intelligenza di fare del dissenso un valore. Se la lezione del confronto senza espulsioni arriva da un centrosinistra che ha tante colpe e se chi si oppone non si apre alla democrazia rinunciando ad essere proprietario assoluto, si rischia di inficiare tutto.
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